Non profit

2,8 milioni d’italiani pensano di fare un testamento solidale

Cresce la conoscenza dello strumento e la disponibilità a sceglierlo. Secondo l'indagine di Gfk per Comitato Testamento Solidale, per 5 milioni di italiani pensare al non profit nelle proprie ultime volontà è un modo per fare "qualcosa di grande". Domani pomeriggio 60 sedi dei Consigli Notarili Distrettuali apriranno ai cittadini per dare gratuitamente tutte le informazioni pratiche su come fare un testamento solidale

di Redazione

Un salto di qualità nella comunicazione sui lasciti solidali. Il Comitato Testamento Solidale, in occasione della Giornata Internazionale dei Lasciti Solidali che si celebra il 13 settembre in tutto il mondo, lancia uno spot con un approccio e un linguaggio non scontato, affiancato da una fresca raccolta di street interview in cui si chiede agli Italia se conoscono il testamento solidale e che cosa per loro significa fare qualcosa di grande. L’idea comunicativa infatti è quella di giocare sulla domanda “Cosa vuoi fare da grande?”, scontata se posta a un bambino, sorprendente e quasi spiazzante se fatta a un adulto o addirittura a un anziano. Invece non c’è limite d’età per fare qualcosa di grande, come un testamento solidale. Bravi.


Soprattutto tenendo conto del fatto che nel 2013, quando il network “Testamento Solidale” è nato, parlare di lasciti in Italia era di fatto tabù. Oggi invece al Comitato aderiscono 22 tra le più importanti organizzazioni non profit (ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, CBM, Greenpeace, Intersos, Istituto Pasteur Italia Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Progetto Arca, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Vidas) e grazie al loro impegno informativo il 57,7% degli italiani (ovvero 14,7 milioni di connazionali) sa cos’è il testamento solidale (con un incremento positivo rispetto a un anno fa, quando ci si fermava al 57%). Gli italiani che si dichiarano orientati ad inserire un lascito nelle ultime volontà, sono stabili a quota 2,8 milioni, con circa 900mila connazionali che dichiarano di aver già predisposto un testamento solidale e altri 1,9 milioni che sono intenzionati a prendere certamente in considerazione l’ipotesi. Oggi quindi possiamo dire che la cultura del lascito solidale, quale strumento per garantire il reperimento di parte delle risorse delle Associazioni del Terzo Settore, c’è.

Una sensibilità che in Italia, diversamente da quanto accade in altri Paesi, non ha radici antiche: «Forse è anche grazie al lavoro che il Comitato Testamento Solidale sta portando avanti dal 2013 per diffondere la cultura della solidarietà testamentaria, che oggi sta dando i primi frutti concreti. Sebbene l’Italia sia ancora fanalino di coda in Europa per quanto riguarda la cultura testamentaria e il tema fino a qualche anno fa sembrava essere un tabù, oggi i numeri sono incoraggianti. Oltre 5 milioni di italiani associano all’idea di fare un testamento solidale quella di fare qualcosa di grande nella vita per lasciare un segno della propria generosità anche quando non ci saranno più Per questo abbiamo lanciato una nuova Campagna informativa che vuole diffondere un messaggio semplice: non è mai troppo tardi per fare progetti, per pensare in grande, per decidere di inserire un lascito nelle ultime volontà», commenta Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro, Associazione che è è tra i fondatori dello Comitato stesso.

Gfk Italia ha realizzato una indagine per Comitato Testamento Solidale, presentata questa mattina nel corso dell’evento “Testamento Solidale. Quando i grandi progetti non hanno età” a Roma. La ricerca ha chiesto agli italiani over40 che cosa volevano fare da grandi, quando erano bambini: in cima ai sogni di allora c’era – ricordano – “avere una bella famiglia” (scelta da quasi 2,9 milioni di italiani), diventare un grande campione dello sport o un professionista affermato nel campo lavorativo (sogno di quasi 1,6 milioni di italiani da bambini). Da adulti, però, le cose cambiano. Cosa vuoi fare oggi da grande? Quando si è già grandi, c’è ancora tempo per fare “qualcosa di grande”? Invitati a questa riflessione, gli italiani dopo la famiglia (che resta indiscussa in testa al podio, scelta dal 60% degli intervistati) hanno scelto le buone cause e la solidarietà verso le persone in condizioni di bisogno (scelte da 8,4 milioni di italiani) ambiti in grado di relegare in terza posizione la realizzazione professionale (confermata da meno di 6 milioni di nostri connazionali). In particolare, i gesti concreti in cui desiderio di solidarietà si traduce sono il volontariato (opzione scelta dal 42% del campione intervistato ovvero 14,6 milioni di italiani over 40), la donazione del sangue (dal 37% degli intervistati ovvero da 12,7 milioni di italiani over 40) o il sostegno ad una buona causa con un testamento solidale (gesto di solidarietà in cui si riconoscono oltre 5,6 milioni di italiani, ovvero il 16% del campione intervistato). «I dati emersi dall’indagine di Gfk Italia – commenta Bartoli – mettono in evidenza che gli italiani hanno a cuore chi è in difficoltà e mettono questa loro disponibilità ad aiutare il prossimo al secondo posto, subito dopo la famiglia, e spesso la traducono inserendo un lascito nelle ultime volontà».

Il trend positivo registrato dal testamento solidale, sia in termini di orientamento personale, sia di conoscenza dello strumento, sono ancor più rilevanti se confrontati con l’andamento che hanno avuto le donazioni effettuate in Italia negli ultimi anni. Se nel 2005 ben 1 italiano su 3 donava, in 10 anni la platea di era ristretta fino a toccare quota 1 su 5. Dopo 10 anni in cui le donazioni verso le organizzazioni non profit e altri enti benefici e assistenziali, in generale, avevano fatto registrare 5,8 milioni di donatori in meno rispetto al 2007, nel 2018 si è riscontrata finalmente una prima inversione di tendenza e la percentuale dei donatori è passata dal 18 al 18,9.

Il Comitato Testamento Solidale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato lancia in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale il primo Open Day solidale in oltre 60 Consigli Notarili Distrettuali in tutta Italia per offrire consulenza istituzionale gratuita su questa forma di solidarietà. «Il Consiglio nazionale del Notariato quest’anno ha rafforzato l’impegno al fianco del Comitato Testamento Solidale e, al fine di promuovere la conoscenza dei lasciti testamentari solidali, offrire tutte le informazioni per tutelare gli eredi legittimi e far in modo che i lasciti diventino una realtà sempre più tangibile, ha promosso la prima edizione dell’Open Day Solidale per offrire consulenza istituzionale gratuita a chi vuole saperne di più», ha spiegato Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Sociale e al Terzo Settore. Le sedi dei Consigli Notarili Distrettuali aderenti all'iniziativa, dalle ore 16 alle 19 di domani daranno ai cittadini tutte le informazioni pratiche ed operative sul testamento in generale e su come è possibile effettuare un lascito solidale (qui l'elenco degli aderenti e i riferimenti). Dal sito www.testamentosolidale.org è invece possibile avere una panoramica sui progetti e le iniziative realizzati dalle associazioni non profit e scaricare la guida ai lasciti solidali che dà indicazioni dettagliati su come fare un lascito solidale.

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