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Non ci vogliamo arrendere a un Paese dove regnano odio e paura

A Roma è stata presentata la campagna promossa da da 46 organizzazioni di varia natura: da sindacati ad associazioni del Terzo settore, da ong che hanno come scopo l’assistenza agli immigrati ad associazioni scolastiche. «Siamo convinti che la maggioranza degli italiani sia disponibile all’accoglienza. Facciamo appello a tutti perché salgano sulla nostra barca, sul palco di questa conferenza stampa: offriamo una opportunità a tutti coloro che si sentono isolati e non si rassegnano a questo», ha spiegato il portavoce Filippo Miraglia

di Paolo Biondi

Appendere coperte termiche ai balconi a mo’ di bandiere; indossare braccialetti fatti con strisce di coperte termiche. Fotografare il tutto e postarlo sui social network con l’hashtag #ioaccolgo. «Non chiediamo solo un gesto simbolico, ma anche di promuovere un’iniziativa di accoglienza per tutti coloro che sono tagliati fuori dal decreto sicurezza, una iniziativa con lo scopo di operare una riduzione del danno». La proposta è stata avanzata da Elena Rozzi, di Intersos, alla conferenza stampa di presentazione della campagna “Io accolgo”, promossa da 46 organizzazioni di varia natura: da sindacati ad associazioni del Terzo settore, da ong che hanno come scopo l’assistenza agli immigrati ad associazioni scolastiche. Al momento di convocare la conferenza stampa le organizzazioni erano 42, ma 4 se ne sono aggiunte all’ultimo momento ed altre è atteso che possano aderire nelle prossime ore perché «l’appello “Io accolgo” è rivolto a tutti e lo rivolgiamo anche alle singole persone», come ha detto Filippo Miraglia, portavoce della campagna ed esponente dell’Arci.

«Non ci vogliamo arrendere a un Paese dove regna l’odio e la paura. Siamo convinti che la maggioranza degli italiani sia disponibile all’accoglienza. Facciamo appello a tutti gli italiani perché salgano sulla nostra barca, come le tante barchette di carta fatte con le coperte termiche che abbiamo voluto qui, sul palco di questa conferenza stampa: offriamo una opportunità a tutti coloro che si sentono isolati e non si rassegnano a questo», ha aggiunto Miraglia con ancora negli occhi l’emozione del flash mob che ha preceduto la conferenza stampa e che ha portato sulla scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna a Roma decine di attivisti delle 46 associazioni e di singoli cittadini a sedersi sui gradini con addosso il giallo brillante di decine di coperte termiche.

Alla conferenza molte delle associazioni aderenti all’iniziativa hanno portato frammenti delle loro esperienze. Marco De Ponte, di ActionAid, ha invitato i sindaci a iscrivere «all’anagrafe dei loro comuni le persone che sono sul loro territorio, senza paura che ciò possa essere in conflitto con la 132 perché non lo è. Così si potrà dare visibilità a migliaia di persone che oggi sono invisibili alle istituzioni». Una mamma della rete Refugees Welcome, Elena, ha raccontato l’esperienza di accoglienza: «Sono una cittadina italiana che esercita i suoi diritti e rispetta la costituzione, in particolare l’articolo 10 e che ha attivato un processo di accoglienza per fare un regalo a mio figlio per un futuro che sarà desolante se oggi non accettiamo questi cittadini». Ha quindi parlato Ibrahim, il ragazzo accolto da Elena e famiglia: “Due mesi fa mi hanno accolto e sono felice di poter dire che ora ho un luogo da chiamare casa e delle persone da chiamare la mia famiglia, un luogo per dar corpo ai miei desideri».

La Rete SaltaMari ha raccontato l’esperienza nelle scuole perché «la democrazia esige uguaglianza nella conoscenza delle parole, come diceva don Milani». Via via sono proseguite le testimonianze di tanti altri presenti, appartenenti in gran parte alle 42 associazioni che fanno parte del comitato promotore della campagna: A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, AOI, ARCI, ASGI, Casa della Carità, CEFA, Centro Astalli, CGIL, CIAC, CIAI, CIR, CNCA, Comunità di S.Egidio, CONGGI, Ero Straniero, EuropAsilo, Federazione Chiese Evangeliche in Italia – FCEI, FOCSIV, Fondazione Finanza Etica, Fondazione Migrantes, Gruppo Abele, ICS Trieste, INTERSOS, Legambiente, LINK-coordinamento universitario, Lunaria, Medici Senza Frontiere, NAIM (National Association Intercultural Mediators), Oxfam, Rainbow4Africa, ReCoSol, Refugees Welcome Italia, Rete della Conoscenza, Rete Studenti Medi, SaltaMuri, Save the Children Italia, UIL, Unione degli studenti, Unione degli universitari, UNIRE.

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