Economia
Povertà energetica: colpisce oltre 4 milioni di italiani
Secondo i dati dell’Osservatorio Europeo sulla povertà energetica in Europa circa l'8% della popolazione non riesce a riscaldare adeguatamente la propria abitazione o è in ritardo col pagamento della bolletta. In Italia, il numero raddoppia e questa forma di povertà tocca oltre il 16% della popolazione. Per tentare un contrasto, il Parlamento Europeo ha votato ieri un nuovo pacchetto legislativo per "un'energia inclusiva"
di Marco Dotti
La povertà energetica è un grave problema. Anche in Italia dove, secondo i dati 2016 dell’Osservatorio Europeo sulla povertà energetica (EPOV), il 16% della popolazione non riesce a riscaldare adeguatamente la propria abitazione, contro una media Ue dell’8,7%, e quasi il 9% è in ritardo con il pagamento delle bollette, rispetto a una media Ue dell’8,1%. Inoltre il 16% della popolazione ha una spesa energetica inferiore alla soglia minima contro una media Ue del 15,1%.
Che cos'è la povertà energetica
Anche se una definizione condivisa di povertà energetica riguarda solo 5 nazioni su 11, più di due terzi dei Paesi coinvolti cita la povertà energetica in documenti ufficiali e quasi la metà (5 su 11) adopera una definizione statistica condivisa. Le misure di contrasto alla povertà energetica adottate a livello locale sono note soltanto a 4 Paesi su 11, dove le municipalità coinvolte aderiscono al Patto dei Sindaci, il più grande movimento, su scala mondiale, delle città per le azioni a favore del clima e l’energia. Il Patto dei Sindaci riunisce ad oggi oltre 7.000 enti locali e regionali in 57 Paesi, attingendo ai punti di forza di un movimento mondiale multi-stakeholder e al supporto tecnico e metodologico offerto da uffici dedicati.
Eppure, venendo all'UE un vero e proprio “Osservatorio nazionale sulla povertà energetica” è stato costituito solo in Francia e in Grecia, mentre in Italia dovrebbe essere creato a breve, con la partecipazione anche dell’ENEA.
Proprio ENEA ha recentemente lanciato l'idea di adottare parametri comuni a livello europeo, per implementare le azioni di contrasto.
Una definizione di povertà energetica è stata comunque data dalla Commissione Europea al Citizen Energy Forum 2016. Stando alla Commissione, potremmo definire povertà energetica «una situazione nella quale una famiglia o un individuo non sia in grado di pagare i servizi energetici primari (riscaldamento, raffreddamento, illuminazione, spostamento e corrente ) necessari per garantire un tenore di vita dignitoso, a causa di una combinazione di basso reddito, spesa per l’energia elevata e bassa efficienza energetica nelle proprie case».
Energia inclusiva
Ieri, a Strasburgo, con ampia maggioranza il Parlamento Europeo ha approvato nuove regole per un mercato dell'energia che, almeno nelle int nazioni, dovrebbe essere in grado di affrontare tale emergenza.
Si tratta di quattro nuove legislazioni del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” (Clean Energy for all Europeans), che conclude così il suo percorso legislativo. Tra le norme votate, importanti sono le misure per arginare la povertà energetica dando agli Stati la possibilità di «regolamentare, temporaneamente e a specifiche condizioni, i prezzi per assistere e proteggere le famiglie povere o vulnerabili».
La povertà energetica è infatti una questione complessa e la stima del suo livello attuale nei comuni europei e dei suoi impatti sulla vita dei cittadini non è un compito semplice. Si stima che 1 cittadino su 10 ne sia colpito. I dati – pur non univoci, ma con tendenza univoca – evidenziano che in Europa:
- 57 milioni di persone non possono riscaldare le loro case durante l’inverno.
- 104 milioni di persone non possono rendere la loro casa confortevole durante l’estate.
- 52 milioni di persone pagano le bollette energetiche in ritardo.
- 10 milioni di persone devono camminare più di 30 minuti per raggiungere i mezzi di trasporto pubblico.
Nel contesto europeo, è inoltre importante il già citato Patto dei Sindaci (CoM) per il 2030, che oltre a intraprendere azioni per mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi ai suoi effetti inevitabili, impegna le amministrazioni locali firmatarie del Patto a fornire accesso a energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili per tutti. I firmatari del Patto possono migliorare la qualità di vita dei propri cittadini e creare una società più giusta e inclusiva attraverso la riduzione della povertà energetica.
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