Politica
Servizio Civile, pronti i primi 200 milioni. Spadafora: «Puntiamo a fare meglio dell’anno passato»
Il sottosegretario con delega alle pari opportunità, politiche giovanili e servizio civile universale in audizione alle Commissioni riunite Affari costituzionali, Lavoro e Affari sociali ha descritto le linee programmatiche del suo incarico. «Questo primo stanziamento sarà aumentato, come ogni anno, grazie a il residuo dell'anno precedente e alla collaborazione con altre istituzioni»
Le Commissioni riunite Affari costituzionali, Lavoro e Affari sociali, presso l’Aula della Commissione Lavoro, hanno audito il sottosegretario con delega alle pari opportunità, politiche giovanili e servizio civile universale, Vincenzo Spadafora, sulle linee programmatiche del suo incarico.
Quali le priorità? Per il sottosegretario le principali sono giovani e servizio civile: «abbiamo lavorato progettando insieme ai giovani le politiche e gli interventi. Lo abbiamo fatto perché dal nostro osservatorio ci eravamo resi conto che pensavamo ai giovani senza però confrontarci con loro senza così capire le loro reali esigenze e senza avere una fotografia precisa e realistica di chi siano».
Gli interventi del 2019 andranno a incidere tutte le fasce di età dai 12 ai 35 anni. «Un lavoro di partecipazione e inclusione che ci ha portato a definire una misura speciale, che con l’incremento del fondo delle politiche giovanili con la legge di stabilità portato a 40 milioni di euro, per valorizzare la partecipazione attiva dei giovani nei processi di trasformazione dei servizi e nella gestione dei beni pubblici. Stiamo studiando e definendo in queste ore il piano attuativo di questo programma che confidiamo di presentare entro la fine del mese di febbraio». In questo senso il sottosegretario dice di ritenere «importante che ci sia un luogo di confronto istituzionale con i giovani. Per questo sarà istituito il Consiglio Nazionale dei Giovani. Entro 60 giorni sarà convocata la prima assemblea che sarà formata del Forum nazionale per i giovani».
Il Servizio civile è per Spadafora «un asset fondamentale per noi». Per questo «lo stanziamento previsto dallo scorso governo era di 150 milioni. Lo abbiamo portato a 200 milioni. Nel 2018 erano invece previsti 180 milioni che furono portati, con l’aggiunta di 120 milioni, ai 300 milioni che poi hanno permesso di varare il servizio. Voglio assicurare sin da ora che anche per quello che riguarda il 2019 questi 200 milioni sono un punto di partenza ma abbiamo la certezza, usando fondi residui e la collaborazione di altre istituzioni, di poter garantire anche quest’anno il servizio cercando di incrementarlo rispetto all’annualità precedente».
Il sottosegretario non dimentica le ricadute della Riforma del Terzo settore: «Siamo però anche in una fase complessa di transizione tra il vecchio ordinamento e una riforma che ancora non è completamente decollata su cui stiamo lavorando per risolvere l’impasse di passaggio. L’obiettivo è far sì che il Servizio Civile sia sempre più uno strumento adatto alle esigenze dei giovani ma che sia anche una risorsa concreta per il Paese».
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