Economia

Il fondo Social Impact di Sefea Impact Sgr ha già cominciato ad investire

Si chiama Fondo Sì, avrà un portafoglio da 55 milioni e ha già censito 170 realtà potenzialmente eleggibili e investito in tre progetti per oltre due milioni di euro. «Cerchiamo di dare risposte adeguate ai bisogni della società generando consapevolmente un impatto sociale positivo misurabile», spiega il presidente e ad Fabio Salviato

di Lorenzo Maria Alvaro

«SEFEA IMPACT SGR SpA è la prima Società di Gestione del Risparmio ad impatto sociale autorizzata da Banca d'Italia e Consob. È dedicata a lanciare e gestire fondi d’investimento chiusi e riservati, con label EuVECA (European Venture Capital Fund). La società adotta esclusivamente una strategia di impact investing, puntando a generare un impatto sociale e/o ambientale misurabile oltre ad un rendimento economico», spiega il presidente e Ad, Fabio Salviato. «Per assicurare una corretta identificazione dei propri obiettivici siamo dotati di una Theory of Change (ToC), che permette di ricostruire il percorso della società, dalle risorse di cui ha bisogno, alle attività, ai risultati, arrivando all'impatto generato».


La Mission della SGR, definita tramite la ToC, è “La diffusione di una finanza di impatto capace di generare cambiamenti positivi nelle condizioni di benessere delle comunità, ponendo tra i propri criteri d’investimento, a fianco del giusto ritorno economico, l’espansione delle capacità delle persone, del capitale sociale e la sostenibilità ambientale, quali opportunità fondamentali di creazione di valore”.

Per perseguire sempre più efficacemente questa mission SEFEA IMPACT SGR SPA ha istituito nel 2018 il Fondo Social Impact (Fondo Sì). «È un Fondo d’investimento Euveca (European Venture Capital Fund) di tipo chiuso, riservato ad investitori istituzionali, il cui obiettivo è «lo sviluppo di un settore di imprese capaci di fornire, in maniera sostenibile nel lungo termine, risposte adeguate ai bisogni della società generando consapevolmente un impatto sociale positivo misurabile».

«Il primo closing è stato finalizzato in Agosto 2018», racconta Salviato, «con una raccolta da 15 milioni di euro. La raccolta entro il 2019 sarà di 55 milioni di euro complessivi. Oltre alla Fondazione CON IL SUD, primo investitore, hanno investito anche la Fondazione Peppino Vismara e alcune rappresentanze del mondo della banche popolari italiane».

«Il Team di SEFEA IMPACT», aggiunge il presidente, «ha censito finora più di 170 progetti potenzialmente eleggibili per il Fondo Sì e sta ora procedendo alla fase di analisi. Ad Ottobre 2018 sono stati deliberati i primi 3 investimenti nei settori del social housing, del turismo responsabile e promozione culturale e della mobilità sostenibile, per un investimento complessivo di più di 2 milioni di euro».

Gli investimenti

  1. Immobiliare Sociale Bresciana (ISB), Brescia: investimento di 1,2 milioni di euro.
    Si tratta di un consorzio di cooperative sociali nato a Brescia nel 2001. La cooperativa ha sviluppato un progetto innovativo per la residenzialità sociale: si acquistano NPL (Non Performing Loan) dal sistema bancario relativi a società cooperative del territorio; si procede quindi a “risanare” il bilancio della cooperativa target e ad acquisire il patrimonio immobiliare. Tali immobili sono poi dedicati a progetti di housing sociale, ricollocandoli sul mercato a prezzi calmierati a favore di soggetti con difficoltà ad accedere alla casa di proprietà o affittandoli a canone agevolato a soggetti svantaggiati. «Quello dei NPL del settore bancario è un mercato spesso oggetto di azioni di tipo speculativo, mentre in questo caso interviene un attore sociale quale ISB veicolando le risorse verso iniziative di residenzialità sociale. L’investimento del Fondo Sì contribuirà all’espansione del progetto», sottolinea Salviato.
  2. Tonnara dell’Orsa, Cinisi: investimento di 340.000 €
    Il progetto riguarda la riqualificazione e gestione di un edificio storico del 1400 di proprietà del Comune di Cinisi (PA), per interventi di carattere culturale, ricreativo, sociale ed ambientale. E’ un centro culturale, di intrattenimento e ristorazione ispirato alla tradizione marinara e del territorio, che ospita al suo interno a il museo del mare. Saranno realizzate attività di banqueting, un Centro di Educazione Ambientale, attività laboratoriali, attività culturali. Tali attività di promozione delle tematiche ambientali, culturali e artistiche riabiliteranno il complesso per la sua comunità e saranno attrattive per turisti e visitatori, dall’altra faranno da moltiplicatori di economie per quanto riguarda lo sviluppo del settore turistico e commerciale del territorio. «L’investimento del Fondo Sì contribuirà all’acquisto di macchinari e attrezzature finalizzate all’ampliamento delle attività», aggiunge il presidente che chiarisce, «Data la peculiarità del progetto e la difficoltà di intervento tramite strumenti finanziari ordinari, il contributo del Fondo Sì avverrà tramite titoli di debito, solitamente utilizzati per operazioni di dimensione molto maggiore sia come struttura che come importo».
  3. GESCO, Napoli: investimento di 500.000 di euro
    È un gruppo di imprese sociali costituitosi nel 1991, che svolge attività imprenditoriali con rilevanza pubblica, fornendo beni, servizi e occasioni di lavoro senza perseguire fini di lucro. In particolare, GESCO ha promosso AMICAR, un sistema di car sharing elettrico nella città di Napoli. Si tratta di soluzioni che possono contribuire a migliorare le condizioni di vivibilità nel contesto urbano ed aumentare l’offerta a supporto di particolari esigenze dei cittadini. «Della flotta di Amicar fanno parte anche automezzi predisposti al trasporto di persone con disabilità e con limitata autonomia. Si tratta di un caso unico in cui un servizio di car sharing elettrico, settore con grandi potenzialità di sviluppo, è gestito da un operatore sociale. L’investimento del Fondo Sì contribuirà all’ampliamento delle attività grazie all’aumento colonnine e mezzi», aggiunge Salviato.

L'impatto degli investimenti
«In linea con la mission del Fondo Sì e di Sefea Impact, stiamo lavorando al processo di gestione degli impatti generati dagli investimenti realizzati», sottolinea in conclusione Salviato.

Come? Nell’ambito di questa attività sono stati organizzati in collaborazione con Tiresia – Politecnico di Milano, dei workshop con i progetti in fase di due diligence da parte del fondo. «Lo scopo dei workshop è approfondire la struttura della catena del valore, ovvero la Teoria del Cambiamento, per individuare in maniera condivisa gli ambiti di impatto delle progettualità».

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