Welfare

Educatori Professionali: una proposta integrata per uscire dal caos

Uscire dal “caos” normativo con un profilo unico di Educatore Professionale, la modifica delle tabelle ministeriali dei Corsi di Laurea SNT2 e L19, percorsi universitari di compensazione e gestione della fase di transizione per chi è privo di titolo, l’abilitazione attraverso esame di stato e iscrizione all’Ordine. Una proposta integrata

di Francesco Crisafulli e Nicola Titta

Nei precedenti articoli pubblicati su Vita.it (Caos educatori: ripartiamo dalla figura professionale unica e Caos educatori parte seconda) che hanno avuto riscontri positivi da singoli operatori e da organismi di rappresentanza, sono state descritte criticità e difficoltà storiche e legislative che hanno frammentato la figura dell’Educatore professionale determinando un forte disagio tra gli operatori e le organizzazioni nelle quali questi operano, in tutti servizi pubblici e privati che si occupano di servizi alla persona.

La ricerca di cause e responsabilità che hanno determinato questa situazione di caos, rischia di congelare e cronicizzazione ancora di più lo status quo. Occorre trovare, in tempi brevi, soluzioni per la costruzione di percorsi che diano certezza al riconoscimento dei titoli abilitanti e al pieno esercizio professionale, in ragione del fatto che gli Educatori professionali si occupano di bisogni di salute dei cittadini, possono dare un apporto importante nei servizi sociali e sanitari nel nostro Paese.

La Legge di Bilancio in discussione in Parlamento, è un’occasione per imprimere al processo di ridefinizione delle norme per l’esercizio della professione di Educatore Professionale, un’accelerazione decisiva. Il presupposto delle proposte che l’Associazione Nazionale Educatori Professionali auspica, al pari di altre che in questo periodo stanno arrivando nelle Commissioni parlamentari, è che vi sia una convergenza tra le diverse posizioni dei “portatori d’interesse”, nel rispetto delle norme esistenti ma con uno sguardo aperto al futuro della professione.

Il “documento di posizionamento” che vi presentiamo (in allegato in fondo all'articolo, dopo i tag e prima dei contenuti correlati) è derivato da riflessioni e dal lungo lavoro di documentazione e studio che ANEP ha realizzato in questi venticinque anni affianco alla professione; punta a una proposta politica organica, a partire dai nodi problematici della figura professionale; non vuole essere un proponimento formale, ma vuole offrire soluzioni realistiche allo stato d’impasse attuale, con decisioni durature che tocchino anche la fase di transizione.

Il documento ricerca alleanze con attori istituzionali e singoli professionisti coinvolti nei diversi tavoli di lavoro. Un appello che cerca consenso, convergenza verso l’articolazione di emendamenti che possano confluire nella prossima Legge di Bilancio, o altrimenti in una più organica proposta di Legge ad hoc per l’Educatore professionale.

Ci appelliamo ai Ministeri della Salute, del Lavoro e MIUR, affinché diano il proprio competente contributo per arrivare a soluzioni sostenibili.

Ci appelliamo alle Regioni e al loro organismo di rappresentanza, la Conferenza unificata Stato Regioni, e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la parte delle politiche Regionali, affinché diano il supporto necessario in sede di trattazione dei provvedimenti necessari da adottare.

Ci appelliamo alle forze di maggioranza e opposizione presenti in parlamento che hanno la possibilità, con queste proposte, di trovare soluzioni durature nel tempo ai problemi che si sono generati.

Ci appelliamo alle Organizzazioni Sindacali, affinché facciano convergere le proprie posizioni verso le soluzioni auspicate nel presente provvedimento, con la competenza che gli riconosciamo e con l’attenzione dovuta al tema dei contratti di lavoro che spesso angustia i nostri colleghi.

Ci appelliamo all’Alleanza per le Cooperative Italiane che rappresenta i principali interlocutori nella gestione dei servizi privati e convenzionati nella gestione dei servizi alla persona, affinché condividano con noi proposte e soluzioni.

Ci appelliamo infine ai singoli Educatori del Paese affinché possano comprendere la complessità delle soluzioni e delle mediazioni adottate, per accogliere e rappresentare al meglio le mille sfaccettature dell’esercizio di questa professione.

Per corrispondenza con gli autori: f.cri67@gmail.comnictitta@gmail.com

Photo by Priscilla Du Preez on Unsplash

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