Non profit

I pellegrini del clima in marcia verso la Polonia

Da Roma a Katowice, 1.500 km a piedi per difendere l'ambiente. Nella cittadina polacca si svolgerà la prossima conferenza delle Nazioni Unite , COP 24 (2-14 dicembre). Il Cammino, organizzato dalla Focsiv a livello nazionale è sostenuto da diverse organizzazioni internazionali

di Valentina Pavarotti

Un gruppo di attivisti provenienti dall’Italia e altri paesi europei, dalle Filippine, dalle isole del Pacifico e dagli Stati Uniti è in marcia verso la cittadina polacca di Katowice dove si svolgerà la prossima conferenza delle Nazioni Unite per il clima, COP 24 (2-14 dicembre). Durante la conferenza si discuterà dell’attuazione da parte degli Stati dell’Accordo di Parigi del 2015 in un clima di crescente scetticismo mondiale per le questioni climatiche aggravato dalle posizioni di paesi come gli USA e il Brasile.

I passi dei pellegrini accendono la speranza per un mondo in cui la chiamata per "salvare la Casa Comune" tramite la conversione ecologica sollecitata da Papa Francesco sia accolta da un numero crescente di persone e vada a rinforzare il movimento per la giustizia ambientale e climatica a livello globale. Il gruppo contribuisce inoltre a dare un volto umano alla lotta contro i cambiamenti climatici che, nonostante sia spesso basata su numeri legati alle temperature, è fondamentalmente una lotta per un futuro sereno e vivibile per tutti i cittadini del mondo. Il "Cammino per il Clima", organizzato dalla FOCSIV a livello nazionale e sostenuto da diverse organizzazioni internazionali, riprende l’iniziativa del "People’s Pilgrimage" del 2015, che aveva visto un gruppo di attivisti arrivare simbolicamente fino a Parigi a piedi nel periodo della conferenza COP 21.

Il gruppo porta con sé le storie delle proprie comunità di provenienza, toccate in diversi modi dagli effetti dei cambiamenti climatici nella situazione attuale in cui nessun paese è immune. Neanche l’talia, dove sono state riscontrate diverse anomalie e dove è previsto un aumento tra gli 1,8 e i 5,2 gradi entro un secolo, si sottrae agli effetti del riscaldamento globale. A condurre i pellegrini lungo le strade di Italia, Slovenia, Austria (dove si trovano al momento), Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia è Yeb Saňo, ex-delegato delle Filippine per la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e attivista per il clima che ha affermato : "I pellegrini sono i portavoce del messaggio delle comunità locali, incontrate lungo il percorso, e rivolto ai leader mondiali affinché onorino gli impegni presi a Parigi tre anni fa. La Conferenza ONU di Katowice, questo dicembre, potrebbe rivelarsi una pietra miliare cruciale nel percorso tracciato dall’Accordo del 2015".

Durante il cammino, Yeb e gli altri pellegrini hanno commemorato l’anniversario del tifone Hayan che cinque anni fa ha travolto le Filippine causando delle enormi perdite umane e ambientali. "Camminiamo per la giustizia climatica, affinché i cittadini possano ritrovare la loro dignità di uomini e donne, soprattutto coloro che hanno contribuito di meno alle emissioni di CO2 e che allo stesso tempo ne soffrono di più, come le nostre sorelle e fratelli filippini. Camminiamo anche per portare delle parole di speranza. " ha dichiarato un giovane pellegrino francese.

Al pellegrinaggio hanno aderito esperti e meteorologi italiani tra cui Luca Lombroso, meteorologo e divulgatore ambientale, e Antonello Pasini, fisico climatologo del CNR. Durante il cammino il gruppo ha fino ad ora colto diverse opportunità per farsi conoscere e coinvolgere le realtà locali a stretto contatto con i cittadini. Ai cittadini incontrati sul percorso è stato proposto di sostenere l’iniziativa con dei gesti simbolici e concreti come piantare un albero, condividere un pasto comune e fare un tratto di strada insieme per unirsi all’appello per un mondo più giusto e sostenibile con un maggiore impegno politico.

Il pellegrinaggio si unisce a varie iniziative di impegno della comunità cristiana per la giustizia climatica. Il mese scorso per esempio i vescovi della Chiesa cattolica attraverso una dichiarazione comune hanno invitato i governi a intraprendere azioni ambiziose e immediate per affrontare e superare gli effetti devastanti della crisi climatica.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.