Mieloma, da Ail una campagna per la ricerca
Il progetto «Mieloma ti sfido, io non mi lascio cadere» costruito in collaborazione con la Lampada di Aladino e con il contributo di Celgene si avvarrà dei volti degli olimpionici della scherma Aldo Montano ed Elisa Di Francisca come testimonial. «Aumentare la conoscenza della patologia attraverso una informazione ampia, capillare che arrivi ai media, ai clinici e ai cittadini è fondamentale», ha sottolineato il presidente Sergio Amatori
di Paolo Biondi
«In Italia si registrano ogni anno dalle 5 alle 7.000 nuove diagnosi del mieloma multiplo e almeno 15-20.000 italiani convivono con questo tumore del sangue molto aggressivo», dice Mario Boccadoro, direttore della Divisione universitaria di ematologia di Torino. Secondo Boccadoro «negli ultimi 15 anni la sopravvivenza dei pazienti con il mieloma multiplo è passata da 2,5 a 10 anni». Perciò «aumentare in generale la conoscenza di questo tumore ematologico per migliorare la consapevolezza e la qualità di vita dei pazienti è fondamentale», ha aggiunto Sergio Amatori, presidente dell’Ail.
In questo contesto le campagne di sensibilizzazione come quella presentata a Roma dall’Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus) in collaborazione con la Lampada di Aladino e il contributo di Celgene assumono un rilievo particolare nella lotta contro questo che è il secondo tumore del sangue per diffusione che colpisce in particolare persone anziane, con una età mediana alla diagnosi di 70 anni. La campagna si avvale di due testimonial, olimpionici della scherma – Aldo Montano ed Elisa Di Francisca –, in linea con il suo slogan: «Mieloma ti sfido, io non mi lascio cadere». La campagna comprende un video per il web, video che ha per protagonisti i due olimpionici della scherma, e l’installazione itinerante I Duellanti che resterà allestita fino al 15 novembre a Roma in Piazza di Spagna. Dopo questa prima tappa romana, nel corso del 2019 l’installazione sarà nelle piazze di Palermo, Bari, Napoli, Bologna e Torino.
Aldo Montano, medaglia d’oro nella sciabola ai Giochi olimpici di Atene del 2004, ha sottolineato che «la vita va sempre vissuta con positività con il sostegno delle persone che sono accanto, che lottano insieme a te e, soprattutto, non bisogna abbattersi davanti alle difficoltà. Anche se a volte la vita cerca di metterti al tappeto, l’obbiettivo è lottare fino alla fine. Molte volte si riesce a vincere».
Per Sergio Amadori campagne come questa «servono ad aumentare la conoscenza della patologia attraverso una informazione ampia, capillare che arrivi ai media, ai clinici e ai cittadini. Il valore aggiunto di queste campagne sta proprio nella serietà, nella accuratezza e nella validazione delle informazioni, che vengono offerte al grande pubblico».
«Per anni si è detto che il volontariato vicariava servizi che le istituzioni non riuscivano ad offrire; oggi credo che si debba parlare di collaborazione», ha concluso Davide Petruzzelli, presidente della Lampada di Aladino: «Una collaborazione che potrà essere implementata, partendo dalle buone pratiche, ma al tempo stesso coinvolgendo le associazioni dei pazienti in modo sempre più sistematico, organico e strutturato».
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