Mondo
Studenti siriani e italiani insieme a scuola per un giorno
150 studenti di Milano hanno incontrato virtualmente i loro coetanei siriani in Libano per capire come è possibile ritornare a scuola dopo l’impatto devastante della guerra. L’iniziativa è promossa nell’ambito del progetto Back to the Future, sostenuto dall’Unione europea (regional trust fund Madad)
di Redazione
A Milano presso l’Auditorium Baldoni Bonola di Milano gli studenti della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo Borsi di Milano hanno vissuto una mattinata diversa: sono stati “trasportati” in Medio Oriente per conoscere alcuni coetanei che vivono in Libano, dove è in atto un progetto particolare che punta a riportare a scuola migliaia di bambini e ragazzi siriani costretti a lasciare il loro paese, a favorirne l’inserimento nelle scuole libanesi (e giordane) e al tempo stesso a rinforzare le stesse scuole e comunità che le accolgono.
Il collegamento Skype si è aperto con chi lavora sul campo e con gli studenti, ci sono stati dialoghi aperti e domande incrociate per ridurre la distanza e favorire la conoscenza reciproca.
Questo incontro tra adolescenti e tra Occidente-Oriente rientra nell’ambito del progetto Back to the future (dicembre 2016 – giugno 2019) che punta a riportare a scuola più di 21.700 mila bambini e ragazzi siriani, è finanziato dalla UE attraverso il regional trust fund MADAD, favorisce l’accesso all’educazione e l’integrazione in 19 centri educativi in Libano e 2 in Giordania. È stato affidato dalla UE al consorzio di ong AVSI, Terre des Hommes Italia, Terre des Hommes Netherlands e War Child Holland, chiamate a intervenire tramite questa azione per ridurre le conseguenze (mancanza di educazione, tensione tra comunità diverse, instabilità…) che la crisi siriana sta avendo soprattutto sui minori rifugiati, e a cascata sulle loro famiglie e sulle comunità ospitanti in Libano e Giordania.
Nei centri educativi investiti dal progetto i bambini siriani, insieme ai bambini libanesi e giordani, partecipano ad attività ludico-didattiche, a lezioni di arabo, inglese, francese e matematica di base e ricevono un sostegno nello studio e psicosociale.
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