Economia

“Ora di Futuro” l’educazione che passa dal gioco

Presentato il progetto di Generali Italia che coinvolge insegnanti, famiglie, scuole primarie e per i piccoli da 0 a 6 anni anche tre onlus in iniziative sulla genitorialità: L'Albero della Vita, Mission Bambini e il Centro per la Salute del Bambino di Trieste. Al via da novembre punta a coinvolgere 30mila bambini, 1500 classi attivando 11 centri per "Ora di Futuro"

di Antonietta Nembri

“Educare i bambini di oggi significa garantire un futuro migliore agli adulti di domani”. Nasce da questa convinzione il progetto “Ora di futuro”, iniziativa promossa da Generali Italia e The Human Safety Net e che coinvolge insegnanti, famiglie, scuole primarie e reti non profit che è stato presentato oggi, lunedì 5 novembre a Milano alla Fondazione Feltrinelli. Questo progetto educativo ha l’obiettivo di insegnare ai bambini, attraverso il gioco a fare scelte responsabili su temi quali ambiente, salute, benessere e risparmio. «Con questo progetto vogliamo dare ai bambini gli strumenti per affrontare il mondo, ma anche la speranza di avare un impatto su di esso», ha detto Marco Sesana, Country manager Italia & Global business lines Generali e Ceo di Generali Italia che ha sottolineato: «Un’impresa che vuole essere rilevante deve saper dare il suo contributo per lo sviluppo delle comunità in cui opera»


Qui e nelle foto in basso alcuni momenti della presentazione del progetto "Ora di Futuro"


Un target ampio quello individuato: bambini da 0 a 11 anni, con due programmi: il primo per i bambini delle ultime tre classi delle elementari e il secondo per i piccoli da 0 a 6 anni che è incentrato sull’educazione alla genitorialità grazie alla collaborazione delle onlus: L’Albero della Vita, Mission Bambini e Centro per la Salute del Bambino. A novembre hanno preso il via 11 centri “Ora di futuro” in nove città italiane: Bologna, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Trieste, Torino.

Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti in un messaggio video dopo aver sottolineato che i «bambini sono la nostra speranza migliore» e che «Il futuro della nostra società dipende dalla qualità dell’educazione», ha aggiunto «A scuola si crea comunità, si impara fin da piccoli a pensare, a farsi domande, ad avere le proprie opinioni. E allo stesso tempo si ascolta l’altro, ci si impegna a conviverci e a rispettarlo. Trovo interessante la metodologia che viene proposta, quella della didattica attiva supportata da una piattaforma digitale. Come sapete mi sta molto a cuore pensare alla tecnologia come supporto all’insegnamento dove la dimensione umana rimanga centrale. Nel gioco il bambino acquisisce consapevolezza di sé, interiorizza le norme, i valori e i ruoli sociali. Impara ad affrontare sfide e superare gli ostacoli che si presentano. Sono contento che Generali sia a fianco delle Istituzioni per portare avanti una comune missione formativa. Dobbiamo creare cittadini consapevoli e responsabili nel vivere in comunità», ha concluso il ministro.

«Questa è un’iniziativa che parla di futuro e il futuro è un po’ il nostro mestiere, come la protezione e la prevenzione», ha ricordato Sesana che ha sottolineato come per essere aziende moderne, occorra restituire al territorio «essere partner delle persone. E questo è un progetto di persone: i nostri dipendenti hanno scelto le onlus cui distribuire i fondi». A portare avanti l’iniziativa anche The Human Safety Net, fondazione di Generali attiva in 18 Paesi, dall’Argentina alla Serbia, dalla Francia all’Indonesia, alla Germania. «Ci siamo resi conto che la generosità dei nostri dipendenti si manifestava in piccoli progetti», ha osservato Simone Bemporad che ha spiegato le linee di sviluppo di The Human Safety Net nel mondo e di cui il progetto italiano entra a far parte.

Per il primo anno il progetto punta a coinvolgere oltre 30mila bambini con l’adesione di almeno 1.500 classi e l’attivazione di 11 centri per “Ora di Futuro” su tutto il territorio nazionale e che godrà anche del contributo di tutti i dipendenti di Generali Country Italia (Generali Italia, Alleanza, Genertel, Generali Welion, Generali Jeniot, Genagricola, DAS) con 10mila ore di volontariato di impresa e 10mila viaggi solidali.

“Ora di Futuro” nelle scuole primarie prevede un percorso didattico innovativo e digitale pensato per coinvolgere i bambini attraverso gioco, esperienza e cooperazione, insieme agli insegnanti e con i genitori. «Abbiamo ribaltato la didattica tradizionale», ha spiegato il pedagogista Roberto Benes: «siamo partiti dai bambini. Il gioco richiede l’impegno attivo in prima persona, ma la nostra è anche una didattica di matrice cooperativa che insegna una dipendenza positiva in cui l’insegnante diventa un mediatore nel percorso di apprendimento».
Il programma parte con l’anno scolastico 2018-2019 e si articola su tre anni (3°, 4°, 5° elementare) prevedendo un’ “Ora di Futuro” a settimana per ciascuna classe. Gli alunni vivranno un’avventura virtuale sull’isola tropicale di Mauaga. Un sito dinamico e interattivo che supporterà le lezioni e guiderà l’esperienza rendendola coinvolgente attraverso “sfide” alle quali i bambini dovranno trovare soluzioni, imparando anche a lavorare in gruppo. Attraverso un Avatar i bambini prenderanno consapevolezza del proprio ruolo, essenziale per il raggiungimento di un risultato di squadra. Saranno vissute anche avventure nella storia, una per ciascuna classe di età: nella Valcamonica del neolitico, poi nell’Antico Egitto e infine in una Villa romana di Pompei.

Ma “Ora di Futuro” sostiene anche una serie di iniziative per le famiglie in difficoltà con bambini da 0 a 6 anni incentrate sull’educazione alla genitorialità.
Quella da 0 a 6 anni è una fase molto delicata della vita: a questa età, si pongono, infatti, le basi per lo sviluppo ed il benessere nel futuro della persona. Da 0 a 3 anni si forma l’80% del cervello e le connessioni neuronali possono aumentare ad una velocità non più raggiungibile nel corso della vita.

Questa è la parte del progetto che vede protagoniste le tre onlus scelte dai dipendenti di Generali. In particolare Mission Bambini nei 5 centri per “Ora di Futuro” a Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli, offre laboratori interattivi, corsi di formazione per i genitori e consulenze individuali di accompagnamento per migliorare le relazioni tra genitori e bambini, e per rafforzare le competenze genitoriali con il coinvolgimento, come sottolineato da Sara Modena «delle strutture della prima infanzia con cui lavoriamo. Crediamo che investire sui genitori sia garanzia di una quotidianità migliore».

Il Centro per la Salute del Bambino in Un Villaggio per crescere per “Ora di futuro” a Trieste propone laboratori interattivi genitori/figli per promuovere la relazione famigliare e favorire lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini tra 0 e 6 anni, in un’ottica di integrazione con i servizi sanitari. «È uno spazio dove genitori e bambini in compresenza compiono delle attività costruttive di qualità e facendole il genitore stesso scopre che si possono fare», ha sottolineato Giorgio Tamborlini per il quale quella educativa è «la sfida più importante del nostro tempo».

L’Albero della Vita nei 5 centri per “Ora di Futuro” a Milano, Genova, Roma, Napoli (in fase startup) e Palermo, offre piani individuali per il rafforzamento del nucleo famigliare che consistono in laboratori pedagogici sull’educazione alimentare, corsi di formazione sulla gestione bilancio famigliare e del risparmio e supporto ai genitori per l’affiancamento dei figli al gioco e alle attività educative. «Lavoriamo con bambini e famiglie che hanno grosse difficoltà con progetti di rinascita famigliare per puntare all’uscita dalla povertà», ha ricordato Ivano Abruzzi.

In paertura photo by Robert Collins on Unsplash

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