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Hamadou, Rita e Said: il benvenuto a Palermo, ai turisti, lo danno loro

Verrà inaugurata venerdì 26 ottobre la Foresteria Santa Chiara, collegata al progetto Ragazzi Harraga per minori stranieri non accompagnati. La Foresteria garantirà la sostenibilità di Casa Santa Chiara, che da aprile sta accogliendo 8 ragazzi arrivati soli, ora neomaggiorenni, in corsa verso l'autonomia

di Sara De Carli

Si chiamano Hamdou, Rita e Said. Hanno tra i 19 e i 21 anni, vengono dalla Guinea, dalla Nigeria e dal Cameroun. Insieme ai salesiani di Santa Chiara e a Valeria, del Ciai, saranno loro ad accogliere i turisti che arriveranno alla Foresteria Santa Chiara di Palermo (in foto, lo staff). La Foresteria verrà inaugurata venerdì 26 ottobre, in una grande festa che prevede narrazioni, una mostra fotografica, performance dell’associazione Arte Migrante, un concerto, angoli di sartoria solidale. «Come tutti i momenti pubblici di Ragazzi Harraga sarà l’occasione per raccontare una storia diversa sulla migrazione rispetto a quella che ha preso il sopravvento. Una storia diversa esiste, è reale, basta far parlare le persone in carne ed ossa. La nostra è una comunità che sta tirando fuori il meglio di sé, le occasione di narrazione diventano momenti di grande resilienza e rilancio umano, per dire che siamo incredibilmente felici», afferma Alessandra Sciurba, coordinatrice di Ragazzi Harraga.

Ragazzi Harraga è un progetto di una durata di 30 mesi, con il Ciai come capofila, per realizzare processi di inclusione sociale dei minori migranti non accompagnati nella città di Palermo. La Foresteria è l’ultima delle azioni previste a entrare in svolgimento, ma ad oggi sono già 153 i minori non accompagnati che hanno partecipato ai laboratori di Ragazzi Harraga per il bilancio delle competenze, 71 hanno svolto un tirocinio, 21 hanno trovato un impiego. Lo stesso progetto sta dando lavoro a 10 ragazzi, i tre della foresteria più 7 facilitatori: «Ragazzi Harraga funziona perché ci siamo messi in ascolto. Il coinvolgimento di neomaggiorenni in un progetto per minori non era previsto, ma si è rivelato molto efficace, sono persone che hanno compiuto lo stesso percorso e sono un po' più avanti, ce l'hanno fatta», afferma Sciurba.

La Foresteria nasce come luogo di accoglienza per un turismo solidale e consapevole, più per gruppi ma senza escludere le famiglie. Ci sono quattro stanze con bagno che possono ospitare complessivamente dalle 18 alle 30 persone, più una sala conferenza attrezzata: tutto è stato appena rimesso a nuovo grazie ai fondi del bando Never Alone e a Unicredit Foundation. La Foresteria sta all’interno dell’antico complesso di Santa Chiara, nel centro storico di Palermo, accanto alla Casa Santa Chiara, dove da aprile 2018 vivono otto persone arrivate in Italia come minori non accompagnati, ora neomaggiorenni, che hanno avviato il loro percorso di autonomia e trovato un lavoro, ma che avevano bisogno di un ulteriore piccolo supporto. Con la Foresteria per la prima volta un’impresa sociale entra in Santa Chiara: l’idea è che l’accoglienza turistica garantisca la sostenibilità dei progetti di accoglienza abitativa temporanea. «Chi arriva qui non può non accorgersi di entrare in un luogo speciale, in una rete», continua Sciurba. A pochi metri ad esempio c’è Moltivolti, che fa parte dell’ATS che ha avviato la foresteria, con il suo ristorante, mentre ai turisti che volessero fare un tour della città si consiglia Terradamare, che organizza visite di Palermo coinvolgendo migranti diventati guide. Perché sì, un’altra narrazione è possibile perché una storia diversa esiste.

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