Welfare

Nel 2017 sono stati 500mila gli interventi nei 16 Help Center delle Stazioni italiane

Di questi oltre 360mila cosiddetti a “bassa soglia” (docce, distribuzione pasti e beni di prima necessità), circa 95.000 di presa in carico e orientamento. Tutti i numeri contenuti nel Rapporto dell’Osservatorio sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane che raccontano l’impegno di Csr del Gruppo FS Italiane

di Redazione

Sono stati circa 500mila gli interventi di assistenza effettuati nel 2017 dai 16 Help Center presenti nelle stazioni italiane. Oltre 360mila cosiddetti a “bassa soglia” (docce, distribuzione pasti e beni di prima necessità), circa 95.000 di presa in carico e orientamento.

Gli utenti registrati nel 2017 sono stati: 25.890 a fronte dei 22.687 del 2016. Sono cresciuti sensibilmente anche i nuovi utenti, ovvero coloro che, per la prima volta, si sono rivolti a un Help Center, passando dal 48% del 2016 al 51% del 2017. Aumentato anche il numero delle persone che scelgono le stazioni come primo luogo per risposte ai loro bisogni sociali. L’incremento degli utenti è determinato anche dal fatto che i dati 2016 sono relativi a 14 Help Center mentre nel 2017 i centri di accoglienza sono aumentati di due unità.

«Essere “operatori sociali di stazione” », ha spiegato Alessandro Radicchi, direttore ONDS, «significa avere l’abilità di interpretare i cambiamenti (velocissimi!) della povertà, per poi adattare se stessi e la propria capacità di relazione e di intervento a quelle nuove condizioni. Anche gli Help Center della rete ONDS devono sempre reinventarsi per proporre soluzioni nuove, alternative, solide e durature per interrompere quella spirale, che rischia di compromettere ogni giorno di più le possibilità di recupero di persone che hanno già perso tutto. Il lavoro delle nostre organizzazioni in favore di chi, se non per coscienza, per diritto deve essere ascoltato e supportato si consolida ogni anno di più, grazie al contributo del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e al suo impegno nella CSR».

Oltre due milioni sono stati gli interventi sociali nel quinquennio 2013-2017. Con una media annuale di 25mila persone, metà delle quali intercettate per la prima volta, aiutate e avviate a percorsi di recupero. Questi i dati principali contenuti nel Rapporto dell’Osservatorio sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS).

Gli Help Center sono stati aperti per 4.635 giorni con 25.614 ore di attività, durante le quali, ogni giorno, mediamente 56 operatori sociali hanno incontrato, ascoltato, orientato, assistito, accompagnato migliaia di persone nell’arduo percorso di uscita dal disagio sociale. Gli italiani registrati negli Help Center sono stati il 21,7% (5.516) contro il 78,3% di stranieri, tra i quali 2.921 comunitari (poco meno che dimezzati rispetto al 2016) e 16.990 extracomunitari, in aumento di oltre il 50% e che rappresentano nel 2017 il 68% del totale. Gli uomini sono in maggioranza: 21.614, l’84% degli utenti (78% del 2016), a fronte di 4.114 donne (16%) e 12 transgender.

«Le attività sociali degli Help Center», ha evidenziato Gianfranco Battisti, amministratore delegato di FS Italiane, «sono un modello positivo e innovativo che è già stato adottato anche da altre reti ferroviarie europee. Un’esperienza tra le più importanti e significative nel nostro progetto di responsabilità sociale d’impresa in cui tutte le attività del Gruppo FS Italiane hanno al centro la persona che per noi non è mai solo un viaggiatore. Il fatto che giovani studenti e tirocinanti siano impegnati nei vari Help Center è la dimostrazione che credono nella costruzione del bene comune».

Ad oggi gli Help Center sono 18, presenti nelle principali città italiane: Roma Termini, Milano Centrale, Bari, Bologna, Brescia, Catania, Chivasso, Firenze Santa Maria Novella, Foggia, Genova Cornigliano, Melfi, Messina, Napoli Centrale, Pescara Centrale, Reggio Calabria, Torino e Trieste.

«Il Gruppo FS Italiane è a fianco delle persone in difficoltà», ha dichiarato il presidente di FS Italiane Gianluigi Vittorio Castelli, «sono molte, infatti, le iniziative che dedichiamo al disagio sociale, alla disabilità e alla riqualificazione del territorio. Per questo abbiamo intensificato il nostro impegno nella solidarietà consolidando la rete di rapporti con Istituzioni, Enti locali e Associazioni. Azione che nel Lazio, lo scorso anno, ad esempio ha consentito di registrare una lieve flessione, meno 4% rispetto al 2016, negli interventi di assistenza fatti dall’ Help Center di Roma Termini».

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