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Dove andranno i 41 naufraghi soccorsi dalla US Navy?

Gli americani avevano chiesto di trasbordare i sopravvissuti sull’imbarcazione della Sea-Watch 3 ma, dopo due giorni di attesa per l’assegnazione di un porto, la nave si è allontanata con le persone ancora a bordo. Destinazione non pervenuta

di Ottavia Spaggiari

È ancora incerta la destinazione della Trenton, la nave della marina militare che, nella giornata di martedì, aveva salvato da un naufragio 41 persone, raccogliendo inoltre dall’acqua i corpi di altre dodici persone annegate. Dopo due giorni di attesa dell’assegnazione di un porto, la nave americana si è infatti allontanata dalla Sea-Watch 3, a cui aveva chiesto il trasbordo dei naufraghi, con le persone ancora a bordo, senza specificare la destinazione. Su Marine Traffick, la posizione della nave risulta di fronte ad Augusta ma l'aggiornamento risale al 16 maggio scorso.

L’intenzione degli americani era infatti di trasferire i 41 salvati sulla Sea-Watch 3, l’imbarcazione dell’omonima Ong tedesca che in questo momento è rimasta l’unica ad effettuare attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo.

La nave umanitaria si era detta disponibile al trasbordo “a condizione dell'assegnazione di un porto sicuro ragionevolmente vicino”, il giornalista Fabio Butera, a bordo per Repubblica, ha specificato che si trattava di un “raggio di 700 km”.

La stessa Trenton aveva chiesto a MRCC di dare a Sea-Watch la possibilità di assisterla, assegnandole un porto, ma Roma non aveva dato nessuna risposta. In una comunicazione precedente, ha riportato Butera, l’MRCC di Roma aveva dichiarato che “il caso non era di competenza italiana”, una presa di posizione anomala poiché, in quella zona SAR, i soccorsi sono coordinati proprio dal Centro di Coordinamento della Guardia Costiera di Roma.
Gli equipaggi delle due navi, così come i naufraghi, provatissimi e traumatizzati, avevano aspettato per quasi due giorni di ricevere indicazioni sul da farsi.
«Abbiamo perso il contatto con Trenton ieri pomeriggio», spiega Federica Mameli, dall’ufficio stampa italiano di Sea-Watch. «Non sappiamo dove sia diretta l’imbarcazione».
La US Navy, a cui Vita.it ha chiesto se alla Trenton sia stato assegnato un porto per sbarcare i naufraghi, non ha ancora risposto.

L’ultima dichiarazione della marina americana in merito è quella riportata da Repubblica: «l'equipaggio continua a prendersi cura delle 40 persone soccorse. Ci stiamo coordinando con i nostri partner internazionali per decidere la destinazione delle persone a bordo». I numeri dei naufraghi sarebbero dunque 40 e non 41. Sempre a Repubblica, la US Navy ha dichiarato che «Non ci sono salme a bordo della Trenton», la quale, ha scritto Alessandra Ziniti, non è dotata di celle frigorifere. È facile dunque pensare che i corpi delle 12 persone annegate siano stati lasciati in mare. Un’informazione che non è stata però confermata dalla marina americana.

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