Cultura

Chi l’ha detto che gli adolescenti non leggono più?

Si chiama “Mare di Libri – Festival dei ragazzi che leggono”. L'undicesima edizione andrà in scena dal prossimo 15 giugno, fino al 17, a Rimini. A tenere in piedi tutta l'organizzazione un gruppo di giovani volontari tra gli 11 e i 18 anni. Da questa esperienza è nato anche un libro "Ci piace Leggere", pubblicato da add Editore, e scritto a più mani dai protagonisti dell'iniziativa

di Anna Spena

Si chiama “Mare di Libri – Festival dei ragazzi che leggono”. E poi alla fine un libro i ragazzi lo hanno anche scritto. Si intitola “Ci piace leggere!” edito da add Editore. Un brillante pamphlet rivolto ai coetanei, ai genitori, agli insegnanti, agli editori, agli scrittori. Che libri amano i ragazzi che leggono? Che libri cercano? Li trovano? Esistono libri sbagliati? Esistono ancora argomenti tabù?

Che consigli possono dare dei giovanissimi lettori a chi si occupa di educazione alla lettura? Per la prima volta non sono gli adulti ad alzare la voce sull’importanza e la bellezza del leggere, ma i ragazzi stessi. E lo fanno con la convinzione di chi ha provato sulla propria pelle quanto le storie educhino al bello, predispongano all’incontro col diverso e preparino alle grandi scelte della vita. Adolescenti consapevoli del fatto che più parole abbiamo nella testa più complessi saranno i pensieri e più profonde le riflessioni.

Dal 15 al 17 giugno va in scena l’undicesima edizione del festival a Rimini. Saranno circa 100 i giovani volontari coinvolti ed oltre seimila le presenza attese. Mare di Libri nasce da un’idea delle libraie della libreria dei ragazzi Viale dei Ciliegi 17 di Rimini. Nel marzo 2008 è stata fondata l’Associazione Culturale Mare di Libri che gestisce completamente il Festival.

Vita.it intervista Alice Bigli, presidente dell’associazione. “Avevo aperto da poco più di un anno, insieme a due socie, una libreria per ragazzi a Rimini”, racconta Alice Bigli, “Mi occupavo di libri per ragazzi già da tempo avendo avuto la fortuna di incontrare quella che sarebbe stata la passione della mia vita molto presto. Mi sono dedicata allo studio della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza e della pedagogia della lettura sin dall’università e poi ho iniziato a occuparmi di progetti di educazione alla lettura nelle scuole. Il lavoro con i preadolescenti e gli adolescenti mi appassionava in modo particolare“.

Come nasce l’idea del festival?
Mare di Libri – Festival dei Ragazzi che leggono nasce da un’idea della libreria dei ragazzi Viale dei Ciliegi 17 di Rimini. Appassionati frequentatori di festival ed eventi letterari, sognavano da tempo di realizzare un festival che fosse dedicato specificatamente ai ragazzi più grandi. Nel marzo 2008 è stata fondata l’Associazione Culturale Mare di Libri che gestisce interamente il Festival. Vedevo in giro tanti eventi letterari pensati per i bambini o per gli adulti. Mentre la fascia degli adolescenti veniva completamente esclusa. Così ci siamo detti, perché no? E siamo partiti con la prima edizione 11 anni fa.

E i volontari?
Sono la vera forza del festival. Ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, che, supportati da un piccolo gruppo di adulti, vi lavorano tutto l’anno occupandosi di ogni aspetto organizzativo: dalla progettazione alla stesura del programma realizzato in modalità di direzione artistica diffusa, dalla comunicazione attraverso i social alla gestione logistica nei tre giorni della manifestazione. Mare di Libri è, soprattutto, sempre più, di questi ragazzi. È un festival dove tutto è fatto con i ragazzi per altri ragazzi. Il festival ogni anno impegna circa cento volontari tra la prima media e la quinta superiore. I giovani lettori che a giugno arrivano a Rimini per partecipare agli eventi, e gli ospiti che animano quegli stessi eventi trovano ad aspettarli dei ragazzi. Sono i volontari adolescenti che accolgono gli autori alla stazione o in aeroporto, che li accompagnano in hotel, che gestiscono le sale del festival, la biglietteria, la libreria dell’evento. Non solo, una parte dei volontari segue i lavori tutto l’anno e progetta insieme agli adulti il programma del festival in una direzione artistica condivisa. Tutto senza che vi sia alcun abbassamento delle aspettative. Non abbiamo mai pensato che il valore del festival fosse essere fatto da ragazzi ma essere fatto bene da ragazzi. Ci è subito stato chiaro che occorreva un grande impegno di formazione. I volontari del festival che partecipano alla costruzione del ricco programma sono consapevoli dei vincoli di budget, dei diversi gusti di lettura che devono essere rappresentati, dell’alchimia necessaria per far funzionare un’intervista.

Noi vorremmo poter leggere di tutto perché secondo noi non esistono argomenti tabù. Gli adulti non dovrebbero abbandonarci all’inconsapevolezza, ma piuttosto metterci nelle condizioni di riflettere, di conoscere e di discutere. Leggiamo perché non sarà certo l’ignoranza a proteggerci, ma al contrario aver avuto la possibilità di dare un nome alle cose e di aver scelto in piena libertà in cosa credere e per cosa lottare

Le ragazze e i ragazzi di Mare di Libri

Com’è nata l’idea del libro?
La giornalista Teresa Ciabatti, due anni fa, è venuta ad intervistare i nostri ragazzi. Voleva capire che idea avevano dei libri e dell’editoria. Ne uscì un elenco di dieci idee e un pezzo bellissimo su La lettura (inserto culturale del Corriere della Sera ndr). Qualche tempo dopo siamo stati contattati da add Editore che ci ha proposto si partire da quelle idee e metterle insieme in un racconto corale. È nato così “Ci piace leggere”. Un libro scritto “a tante mani”.

Ci piace leggere è dedicato a “Al 58% dei nostri coetanei adolescenti che, nonostante tutto, sceglie di leggere”
In contrasto a quel luogo comune fastidiosamente ripetuto, i dati statistici sulla lettura in Italia confermavano e confermano tuttora che i ragazzi leggono, anzi è proprio quella degli adolescenti la fascia dei lettori più forti, quelli, per capirci, che tengono in piedi un bel pezzo del mercato editoriale tanto in affanno nel nostro Paese.

Copertina libro: Alessandro Baronciani

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