Politica

La lotta all’azzardo nell’accordo Lega – M5S

La bozza di "contratto" chiusa ieri sera fra i rappresentanti della Lega e del Movimento mette in primo piano il contrasto all'azzardo: basta macchinette, divieto assoluto di pubblicità, tutela di sicurezza, dignità e salute prima di ogni cosa. Per la prima volta il tema entra prepotentemente in un'agenda di governo

di Marco Dotti

Il 23 aprile scorso, su Vita, avevamo segnalato le convergenze, non estemporanee ma di programma, in tema di lotta all'azzardo fra Lega e M5S.

Non ci eravamo sbagliati e il fatto che la lotta all'azzardo rientri tra i punti caratterizzanti un programma di governo, ossia passi dalla parte al tutto è un dato di fatto, comunque la si pensi, davveroimportante.

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Al punto 21 della bozza di contratto datata 15 maggio leggiamo;

Con riguardo alla problematica del gioco d'azzardo sono necessarie una serie di misure per contrastare il fenomeno della dipendenza che crea forti danni sia socio sanitari che all’economia, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell'azzardo; strategia d’uscita dal machines gambling (slotmachines, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardocon puntate ripetute; obbligo all'utilizzo di una tessera personale per prevenire l'azzardo minorile; imposizione di limiti di spesa; tracciatura di flussi di denaro per contrastare l’evasione fiscale e infiltrazioni mafiose. Analogamente, si rende necessaria una migliore regolazione del fenomeno, attraverso strumenti quali, ad esempio, l'autorizzazione all’installazione delle slot machine – VLT solo in luoghi definiti (no bar, distributori ecc), limitazione negli orario di gioco e l'aumento della distanza minima dai luoghi sensibili (scuole e centri di aggregazione giovanile)

Contratto per il governo del cambiamento

I punti caratterizzanti le battaglie di questi anni ci sono tutti: dal divieto assoluto di pubblicità (su cui Lega e M5S si erano più volte trovati d'accordo in Parlamento), alla lotta al cosiddetto convenience gambling, ossia l'azzardo che, senza limiti di accesso o identificazione, invade in forma particolarmente aggressiva territori e luoghi di incontro e prossimità: bar, sale d'aspetto, supermercati, autogrill.

Interessante, poi, che il punto venga declinato nel paragrafo relativo alla sicurezza. Dopo un decennio in cui l'azzardo è stato solo un modo per far cassa e generare entrate fiscali, l'intenzione sembra quella di riportare tutto sotto l'ala del Ministero degli Interni. O, comunque, di trattare il fenomeno per quello che è: un fattore di insicurezza. Anche di sicurezza nazionale.

Resta da capire come verrà declinato, nella pratica, questo impegno. Ma l'impegno c'è e è scritto nero su bianco. Qualora un "governo del cambiamento", come l'hanno chiamato M5S e Lega, davvero ottenesse fiducia e maggioranza il tema è dunque posto in maniera chiara e senza le ambiguità formali alle quali si erano appigliati i governi della passata legislatura.

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