Welfare
Minori non accompagnati, l’identikit dei tutori volontari
Nella prima giornata del Festival del volontariato in corso a Lucca, Filomena Albano, Garante per l'infanzia e l'adolescenza ha tracciato il profilo dei circa 4mila mini-garanti che si sono proposti in Italia: "In tre casi su quattro sono donne. Per il 36,8% hanno tra i 46 e i 60 anni. Ce ne pure di sono over 60 (15%) e di under 35 (20%). Molti sono laureati o con un’elevata formazione. Svolgono lavoro dipendente quattro su dieci, il 18% sono liberi professionisti e il 21% è già impegnato nel sociale"
di Redazione
Il volontariato in Italia continua a crescere e la piazza di Lucca ne sta raccontando i suoi tanti volti. Un bagno di folla, di volontari ma anche di cittadini curiosi di conoscere questo mondo, ha salutato l'inaugurazione questa mattina (venerdì 11 maggio) dell'ottava edizione del Festival Italiano del Volontariato. L'evento organizzato dal Centro Nazionale per il Volontariato e dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione è stato aperto dalla cerimonia dell'Alzabandiera e dalle parole del presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Edoardo Patriarca che ha ricordato "ruolo fondamentale del volontariato per creare cittadini attivi e responsabili".
E di forme innovative di volontariato si è parlato nel pomeriggio al convegno "Uno e molti". E' stata l'Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano a raccontare la grande esperienza dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati e a fornire gli ultimi dati sul fenomeno.
“I tutori volontari di minori stranieri non accompagnati sono ‘cittadini attivi’ che rappresentano una delle nuove forme individuali di impegno sociale -ha affermato Albano". “La loro esperienza è nata dal basso e realizza il principio di solidarietà sancito dalla Costituzione. La loro è una risposta a un’esigenza sociale legata ai diritti fondamentali delle persone di minore età, che la legge ha istituzionalizzato a livello nazionale. Si tratta di circa 4.000 aspiranti tutori, disposti a trasformarsi in ‘mini garanti’, da inserire nella rete di soggetti a protezione di ragazzi soli. I nominativi di circa mille candidati sono stati trasmessi ai tribunali, ai quali ora spetta accelerare le procedure per le nomine". Albano ha fornito un profilo dei tutori attivi. "Ne ho incontrati molti -ha detto- nei corsi che, come Autorità garante, abbiamo svolto nelle Regioni ancora prive di garante. Essi restituiscono un’idea del profilo sociale del tutore. In tre casi su quattro sono donne. Per il 36,8% gli aspiranti hanno tra i 46 e i 60 anni. Ce ne pure di sono over 60 (15%) e di under 35 (20%). Molti sono laureati o con un’elevata formazione. Svolgono lavoro dipendente quattro su dieci, il 18% sono liberi professionisti e il 21% è già impegnato nel sociale”.
Grande partecipazione, soprattutto di giovani, ai convegni che si sono susseguiti durante tutta la giornata. Davanti a cento ragazzi attivi in progetti di servizio civile, Don Virginio Colmegna della Casa della Carità di Milano ha ricordato come il volontariato che opera nell'urgenza "debba mettere al centro il diritto di ogni persona, per una vera cultura di uguaglianza". "Occorre andare -ha detto Colmegna- controcorrente, ricostruire legami, recuperare le energie di ogni persona". I giovani sono stati protagonisti anche del flash mob insieme all'associazione Ridolina che ha disegnato un grande cuore nella Piazza Napoleone.
Dal Festival di Lucca è partito anche il 3° Giro dell’Italia che dona. L'Istituto Italiano della Donazione (IID) ha aperto la piattaforma della campagna #DonoDay2018 con un incontro dal titolo "Donarsi per ritrovarsi". Un incontro simbolico e pieno di valore: quello fra gli studenti di due classi del Polo Scientifico Tecnico Professionale Fermi di Lucca e Vincenzo e Marco, due giovani del Rione Sanità di Napoli, ragazzi cresciuti in un contesto difficile e inseriti grazie all'opera della Fondazione di Comunità San Gennaro e della Cooperativa La Paranza in progetti di inclusione sociale e lavorativa. I giovani lucchesi e i loro coetanei napoletani, accompagnati dal presidente della Fondazione di Comunità San Gennaro di Napoli Pasquale Calemme, si sono confrontati a cuore aperto, raccontandosi le proprie storie: storie di impegno sul territorio, volontariato ricevuto e donato anche ai ragazzi più piccoli di loro, per aiutarli a superare le proprie difficoltà. Storie in cui donarsi agli altri ha significato anche crescere e mettersi al riparo da strade pericolose. Storie di impegno che permettono a questi giovani di guardare al futuro con meno scoraggiamento e più fiducia.
Molto seguiti anche gli altri convegni sulla riforma del terzo settore -con l'appello del mondo del volontariato e del terzo settore al nuovo futuro governo di andare avanti nell'attuazione della riforma- e sulla fiducia nelle ong che operano nel Mediterraneo.
Il Festival del Volontariato prosegue domani (sabato 12 maggio) nella tensostruttura di Piazza Napoleone. Fra gli appuntamenti della seconda giornata il convegno "Nessuno escluso" con il ricercatore del Censis Giulio De Rita e la statistica sociale Linda Laura Sabbadini. Nel pomeriggio alle 14.30 il convegno sul nuovo ruolo del volontariato nella riforma della Protezione Civile con l'ex Capo Dipartimento ora Consulente Presidenza del Consiglio dei Ministri Fabrizio Curcio e le parlamentari del Pd Raffaella Mariani e Chiara Braga. Alle l'incontro con il conduttore televisivo e critico musicale italiano Red Ronnie.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.