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Cooperazione allo sviluppo, Laura Frigenti lascia l’Agenzia

Dopo due anni alla direzione dell'Aics le dimissioni per «ragioni di carattere personale e la prolungata distanza dalla famiglia». Ora si apre la corsa alla successione

di Redazione

Laura Frigenti ha lasciato l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Lo ha fatto con una lettera ai membri del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo datata 5 marzo 2018. Era stata nominata il 23 novembre 2015 dall’allora presidente del consiglio Matteo Renzi in previsione dell’avvio delle attività dell’Agenzia previste per il primo gennaio dell’anno successivo.

Nella lettera d’addio l’ex vice Presidente di InterAction, a piattaforma nazionale delle On basate negli Stati Uniti a cui era arrivata dopo una lunga carriera alla Banca Mondiale, spiega la scelta con «ragioni di carattere personale e la prolungata distanza dalla famiglia, che non mi permettono di continuare oltre questa straordinaria avventura. È stata una scelta non poco sofferta e riflettuta. I due anni che abbiamo vissuto insieme sono stati appassionati e ricchi di esperienze per me personalmente, per la cooperzione italiana e per lo staff dell’Agenzia che ho avuto vicino in questo impegno». In particolare la Frigenti sottolinea tre risultati raggiunti durante il suo mandato: l’allargamento della platea degli attori di cooperazione, lo snellimento delle procedure e l’aumento delle visibilità internazionale della cooperazione italiana.

Chi raccoglierà il testimone del timone dell'Aics? Nel 2015 alla corsa, poi vinta dalla Frigenti, parteciparono fino all'ultimi miglio nomi come Agostino Miozzo, Eduardo Missoni e Roberto Ridolfi. Orà però toccherà al prossimo residente del Consiglio indicare il successore

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