Non profit
Azzardo: al Parlamento Europeo il caso Bce-Novomatic
Si è tenuto ieri al Parlamento Europeo di Bruxelles un importante incontro sul caso Bce-Novomatic. Incontro organizzato da Patrizia Toia al quale hanno partecipato come relatori il presidente della commissione Affari economici, Roberto Gualtieri e i nostri Marco Dotti e Marcello Esposito
«Vogliamo una politica che sia in grado di fare scelte etiche, senza nascondersi dietro alla presunta neutralità dei tecnici o del mercato. Lo abbiamo ribadito in Italia, dove il sindaco di Bergamo Giogio Gori ha fatto scuola con le sue politiche attive di contrasto al gioco d’azzardo, e lo abbiamo ribadito oggi a Bruxelles, in un evento che ho organizzato al Parlamento europeo. Non è accettabile che il Quantitative Easing della Bce finanzi un colosso del gioco d’azzardo come Novomatic. A settembre abbiamo sollevato il caso con un’interrogazione alla Bce».
Con queste parole, Patrizia Toia ha introdotto l'incontro "Where does the money go? Il caso Bce", tenutosi ieri al Parlamento Europeo di Bruxelles. Incontro al quale hanno partecipato come relatori il presidente della commissione Affari economici, Roberto Gualtieri e i nostri Marco Dotti e Marcello Esposito.
Oggi, ha concluso Patrizia Toia, «la mancanza di scelte politiche, e quindi di valori e di etica, nei mezzi scelti dall’Unione europea per uscire dalla crisi è diventata l’emblema di quello che vogliamo cambiare nell’Ue».
Gli acquisti di bond societari della Bce deve rispettare i valori e le scelte politiche ed etiche dell’Unione europea. Nel caso specifico avrebbe dovuto tenere conto della risoluzione del Parlamento europeo che, spiega Patrizia Toia, «abbiamo fortemente voluto e ottenuto per chiedere all’Ue di impegnarsi nel constrasto alla piaga sociale del gioco d’azzardo e la comunicazione della Commissione che raccoglie le nostre indicazioni.
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