Non profit

L’Europa delle banche gioca d’azzardo: la Bce compra obbligazioni di Novomatic

Nel dicembre scorso, tramite la Banca d'Italia e la Banca di Finlandia, era emersa l'intenzione della BCE di comprare obbligazioni di Novomatic, il colosso dell'azzardo concessionario di Stato in Italia di gran parte delle sale vlt. Con i soldi del Quantitative Easing e l'avallo di Mario Draghi

di Marco Dotti

Già nel dicembre scorso, tramite la Banca d'Italia e la Banca Centrale di Finlandia, la BCE aveva lasciato trapelare l'intenzione di comprare obbligazioni di Novomatic, il colosso dell'azzardo che, in Italia, col marchio Admiral, controlla gran parte delle sale vlt, oltre a produrre macchinette.

Proprio per la sua potenza finanziara e tecnologica e il suo asimmetrico vantaggio competitivo sulle tecnologie, Novomatic, che è Concessionario di Stato, è un player molto ingombrante nel gioco delle parti sulla "riforma" del retail dell'azzardo su cui il Governo sta preparando un decreto, atteso per il 30 ottobre prossimo. Tutto si lega, ma in che modo è difficile dirlo.

Torniamo alla Banca Centrale europea: le obbligazioni su cui Mario Draghi dovrebbe puntare i soldi del Quantitative Easing. Lo dichiara la stessa azienda di proprietà del multimiliardario Johan Graf.

Il problema è stato denunciato anche dall'ong inglese Corporate Europe Observatory, che nel dicembre scorso aveva decodificato i nomi, tenuti in chiaroscuro sui media mainstream, dei beneficiari delle politiche di intervento finanziario della Banca Centrale Europea.

Nei giorni scorsi, poi, l'europarlamentare della Lega Nord, Angelo Ciocca ha dichiarato di essere pronto a presentare un'interrogazione sulla questione. «Considerando che il comitato esecutivo della BCE viene nominato dal Consiglio Europeo su raccomandazione del Consiglio e previa consultazione del Parlamento – spiega Ciocca – chiediamo che venga fatta al più presto chiarezza e che vengano resi noti i nominativi delle compagnie beneficiarie del QE, apparendo alquanto inopportuno il finanziamento, anche indiretto, a lobby dell’azzardo da parte di un’istituzione dell’Unione Europea».

Il problema, però, più che di opportunità istituzionalo o di convenienza o meno dell'investimento è di logica. Quale logica muove la Banca Centrale Europea in questo investimento? Il denaro, non ne vediamo altre. La magia, scriveva Ambrose Bierce nel suo celebre Devil's dictionary, è l'arte di trasformare la superstizione in denaro. L'Europa delle banche ci dimostra che vale anche il percorso inverso. E non è una buna notizia.

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