Non profit

Cena in galleria a Milano, ecco a chi sono andati i fondi raccolti dai vip

Novecento personaggi famosi e non hanno sborsato 500 euro a testa per mangiare nella splendida cornice della Galleria meneghina, che ieri sera ha festeggiato i 150 anni. Ricco il menu proposto da famosi chef e noti ristoranti, ma ancora più ricca la raccolta (300mila euro) che pagherà le "cene sospese" offerte da alcune associazioni milanesi

di Gabriella Meroni

È andato all’iniziativa “Cena sospesa”, lanciata da diverse realtà tra cui Caritas, FIPE, Confcommercio ed EPAM, con il patrocinio del Comune, che consente di offrire un pasto a chi non può permetterselo, il ricavato (300mila euro) della cena di beneficenza che ieri sera il Comune di Milanoha organizzato per celebrare il 150° anniversario dell’inaugurazione della Galleria Vittorio Emanuele II. I festeggiamenti proseguiranno venerdì 15 settembre, con un evento pubblico, aperto all’intera cittadinanza.

Intanto ieri sera la cena si è svolta in una cornice di grande eleganza ma anche con il tipico understatement meneghino: c'era ovviamente il sindaco, seduto al tavolo centrale con (tra gli altri) Roberto Maroni, Carlo Sangalli, monsignor Luigi Bressan, il direttore di CArtas Ambrosiana Luciano Gualzetti; e proprio i primo cittadino ha tenuto a sottolineare che non si è trattato di «una cena ad alto tasso di vip. Ribadisce un po’ l’idea di un luogo che ha il suo glamour, ma al contempo ha anche una caratteristica di popolarità che aiuta a mantenere l’equità», ha detto, aggiungendo che «per una città che crede fortemente nel valore della solidarietà, ricordarsi di chi è meno fortunato e ha più bisogno del nostro aiuto è un dovere sempre, soprattutto nei momenti di festa».

Fatto sta che di vip ce n'erano parecchi: tra i tanti, erano presenti Linus, Demetrio Albertini, Gianrico Carofiglio, Philippe Daverio, Ernst Knam, Ornella Vanoni, Bruno Vespa, Italo Rota, Javier Zanetti, Davide Oldani, Diana Bracco, Bedy Moratti, Umberto Ambrosoli. La cena è iniziata intorno alle 21.15 con un aperitivo a base di Campari, seguito da quattro portate: tuorlo d’uovo croccante, fonduta leggera di Parmigiano Reggiano, songino e mandorle, risotto allo zafferano e ossobuco di vitello alla milanese con purea di sedano rapa. A chiudere, il panettone farcito Marchesi e caffè Lavazza Kafa 100% arabica.

Soddisfatto – e non poteva essere altrimenti – Luciano Gualzetti: «Probabilmente una grande cena solidale nel cuore della sua città sarebbe piaciuta anche ad Alessandro Manzoni che nei Promessi sposi scrive che “si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio», ha detto il direttore di Caritas Ambrosiana. «Aggiornando quell’idea alla sensibilità contemporanea il Papa ci ricorda che “uscire da se stessi per unirsi agli altri fa bene”. Sarà con questo spirito che abbiamo chiesto di vivere la serata a chi vi ha partecipato. Il ricavato sarà destinato alla Cena Sospesa, l’iniziativa, che nata con Expo, ha permesso in due anni, grazie alle offerte dei clienti dei 35 ristoranti che vi hanno aderito, di distribuire 60mila euro in buoni pasto, come integrazione al reddito di 150 disoccupati impegnati nei programmi di riqualificazione professionale. Ci auguriamo anche che dopo la serata, altri ristoratori si facciano avanti, per entrare nel circuito dei locali “Cena sospesa” e dare così continuità all’impegno di solidarietà dei cittadini milanesi».

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