Non profit

Uno sporco business: ecco come fare per conoscere i dati sull’azzardo nel proprio comune

Dopo il caso del comune bresciano che ha ottenuto dai Monopoli di Stato le cifre non manipolate sulla spesa in azzardo sul proprio territorio, crescono le richieste da parte degli enti. A Moncalieri, ad esempio, hanno saputo che la spesa pro capite in azzardo è di 2000 euro. Una follia. Ecco la lettera che sindaci, consiglieri, cittadini possono inviare all'Amministrazione dei Monopoli per avere i dati

di Marco Dotti

Un piccolo, ma volitivo comune della provincia di Brescia ha ottenuto dall'Amministrazione dei Monopoli di Stato il resoconto della spesa in azzardo sul suo territorio per gli anni 2015 e 2016. Una richiesta semplice, indirizzata dagli amministratori locali all'Agenzia dei Monopoli di Stato che, in Italia, presiede al controllo dei flussi di spesa sull'azzardo e, finora, aveva fatto muro sostenendo che quei dati non c'erano, non erano elaborati, etc. Ora il muro è caduto e in pochi giorni il comune di Dello ha ottenuto quel che voleva: per capire e per intervenire.

Un inquinamento mortale chiamato azzardo

Non solo a Dello, comune bresciano di 5000 abitanti, ma anche nella piemontese Moncalieri, che di abitanti ne ha dieci volte tanto, come ci scrive il portavoce del M5S nel comune Cosimo Ettore. In un dossier sono stati infatti raccolti i dati che il Gruppo Regionale del M5S ha ottenuto proprio dai Monopoli di Stato e dai quali risulta che a Moncalieri la spesa pro-capite in azzardo è di 2062 euro, mentre nell'intero Piemonte il giro d'affari legato alle sole slot machine da bar è di 3,7miliardi di euro l'anno, corrispondente a 1/3 del debito dell'intera Regione Piemonte. Il re è nudo e a Moncalieri, dove ci sono 690 macchinette, si sono accorti che, in un solo anno, questi dispositivi hanno fatto girare 118milioni di euro. Una follia.

Sono molte, in queste ore, le persone che ci chiedono cosa fare per ottenere questi dati. Amministratori locali, sindaci, assessori, consiglieri comunali, associazioni, cittadini. Ecco il formulario (personalizzabile in base al territorio, ma il consiglio è di chiedere sempre i dati scomposti per tipologia di gioco), da inviare con raccomandata o pec.

La richiesta per l'accesso agli atti

«Spedire a:

monopoli.giochi@pec.it; @aams.it; monopoli.ufficiovicedirettore@pec.aams.it; monopoli.apparecchi@pec.aams.it; monopoli.comunicazione@aams.it; monopoli.comunicazione@pec.aams.it;

OGGETTO: Istanza di accesso generalizzato (Foia) –rendiconto dei dati sulla raccolta monetaria per tipologia di gioco, suddivisi per provincia, per l’anno 2015 e 2016

Alla cortese attenzione della Vice direzione Generale – Area Monopoli e dei competenti uffici interni, Piazza Mastai, 11 – 00153 ROMA

La/Il sottoscritta/o XYZ

nat/oa a … il …,residente a … in qualità di Sindaco/Assessore/Consigliere Comunale etc

CHIEDE

ai sensi dell’art. 5 comma 2 del D. Lgs 33/2013, come modificato dal D. Lgs 97/2016 l’accesso e l’invio di copia elettronica dei seguenti documenti:

1) La dichiarazione e il rendiconto dei dati sulla raccolta monetaria per tipologia di gioco per l’anno 2015 e 2016 relativamente al proprio comune e alla propria provincia.

2) per ciascuna tipologia, chiede inontre l'ammontare: a) della quota trattenuta che va ai concessionari; b) della quota trattenuta che va all'Erario;

3) raccolta monetaria relativa al Comune di … e alla Provincia di…;

5) stessa richiesta per il gioco on line: a) suddivisione per tipologia; b) dati raccolta su provincia e comune.

Si prega di oscurare ogni dato personale ulteriore rispetto ainominativi (e.g. indirizzi, recapiti telefonici, estremibancari) in quanto non oggetto della richiesta.

Inoltre, qualora si ritenga che alcune informazioni ricadano nell'ambito di applicazione dei limiti definiti dall’art. 5-bis, si prega di oscurare tali sezioni (motivando la decisionecome previsto dall’Art. 5.6) e di garantire l’accesso al restodel documento come previsto dall’art. 5-bis, comma 4, secondo alinea.

Ai sensi dell’art. 18-bis, comma 1, Legge n. 241/1990 siresta in attesa del rilascio immediato della ricevuta cheattesti l’avvenuta presentazione dell’istanza completa di tutti i contenuti

Cordialmente

Xyz»

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.