Economia

Kiva, un prestito che cambia la vita

È la prima piattaforma online che connette chi vuole fare un prestito a imprenditori in tutto il mondo. Kiva ha lanciato un fondo per dare supporto a rifugiati e comunità ospitanti in paesi quali Libano, Giordania, e Turchia

di Cristina Barbetta

Kiva è la prima piattaforma al mondo online che connette coloro che vogliono fare un prestito a imprenditori in tutto il pianeta. È un’organizzazione non profit fondata nel 2005 a San Francisco, con la mission di creare una connessione tra le persone attraverso i prestiti per alleviare la povertà. Kiva ha iniziato nel 2005 come pioniere del concetto di crowdfunding per il bene sociale.

Prestando una somma di soli 25 dollari si può aiutare un beneficiario del prestito a iniziare o a far crescere un business, ad andare a scuola, ad avere accesso ad energia pulita o a realizzare il loro potenziale. Per alcuni è una questione di sopravvivenza, per altri è la benzina per un’ambizione lunga tutta la vita.

«Lo scopo di Kiva è di facilitare il microcredito, cioè prestiti ad alcune delle persone più povere al mondo», spiega Premal Shah, cofondatore di Kiva, in un articolo uscito su theguardian.com. «Lo scopo è di fare tutto online, tenere il costo basso a 25 dollari e renderlo personale così che le persone si sentano connesse tra di loro. Coloro che fanno un prestito selezionano i beneficiari del prestito sul nostro sito, e i beneficiari ottengono un prestito che potrebbe aiutarli ad uscire dalla povertà». Da quando l’organizzazione ha iniziato a operare ha permesso più di un miliardo di dollari di prestiti, da parte di 1,6 milioni di persone che ne hanno aiutate 2.5 milioni. Il tasso di restituzione del denaro è pari al 97%. Kiva opera in 84 Paesi in tutto il mondo.

Che cosa rende Kiva speciale? A Kiva sono convinti che prestare insieme a migliaia di altre persone sia uno dei modi più potenti e sostenibili di creare bene economico e sociale. Fare un prestito attraverso Kiva crea una partnership di reciproca dignità e rende facile toccare più vite con lo stesso dollaro. Perchè dopo aver finanziato un prestito si ottengono indietro i soldi e con questi si può finanziare un altro prestito. Sia che si doni ad amici nella propria comunità sia a persone dall’altra parte del mondo Kiva crea l’opportunità di giocare una parte speciale nella vita di qualcun altro. A Kiva i prestiti non sono solo una questione di soldi- sono un modo per creare connessioni e relazioni. Quando un prestito di Kiva rende in grado qualcuno di creare un business e opportunità per loro stessi, crea anche opportunità per altri. Questo effetto domino può cambiare il futuro per una famiglia o un’intera comunità.

Kiva ha lanciato un fondo per i rifugiati, il World Refugee Fund, «un matching fund di 250.000 dollari che deve essere seguito da un fondo di rotazione fino a 9 milioni di dollari in capitale di prestito per dare supporto a rifugiati e comunità ospitanti in paesi quali Libano, Giordania, e Turchia», si legge su un articolo uscito su forbes.com. Che prosegue: «Questa non è una crisi di breve periodo», dice Premal Shah, cofondatore di Kiva, che è recentemente tornato dal Libano, dove 1 persona su 4 è un rifugiato. La media di permanenza per rifugiati, osserva, è di 26 anni. «Al di là di un aiuto diretto, ci devono essere opportunità finanziarie per aiutare i rifugiati a integrarsi e a supportarsi, e per diminuire l’impatto che hanno sulle comunità ospitanti», dice Shah.

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