Famiglia
Obesità, alcol e gravidanze precoci: a scuola torna la “vigilatrice”
Il Parlamento dell'Andalusia ha stabilito l'introduzione nelle scuole della figura dell'infermiere scolastico: dovrà educare ai corretti comportamenti che tutelano la salute e prevenire fenomeni già dilaganti quali la scorretta alimentazione, il consumo di alcol da parte di minori e le gravidanze precoci
Torna in Spagna la “vigilatrice”, figura professionale un tempo presente anche da noi nelle scuole con compiti di sorveglianza igienico-sanitaria, e oggi reintrodotta in Andalusia dove è stata rinominata “infermierie scolastico”. Il via libera è arrivato dalla Commissione del Parlamento Andaluso, e l’infermiere sarà presente nelle scuole dal prossimo anno scolastico 2017/18. Protagonista e responsabile dell’Educazione sanitaria, che va dalle corrette abitudini alimentari ad una sana pratica sportiva, dal rifiuto di sostanze stupefacenti e alcol alla pratica del sesso non protetto, sarà inserito a pieno titolo nell’organico scolastico e si formerà attarverso un master universitario conseguibile dopo la laurea quadriennale.
«L’infermiere è essenziale, se vogliamo affrontare il mondo giovanile in maniera globale», ha detto la deputata Marta Escrivà. «Con gli infermieri possiamo portare avanti un progetto globale di salute, dal monitoraggio dei bambini ad una campagna di prevenzione e sensibilizzazione alle sane abitudini». La nuova figura professionale dovrà affrontare sfide importanti, visto che l’Andalusia è la regione spagnola che conta più gravidanze nell’età adolescenziale, dove 1 bambino su 4 è obeso e dove 7 bambini su 10 consumano alcool dopo i 14 anni. L’infermiere scolastico si occuperà di prevenire tutte queste situazioni, e sarà responsabile dell’Educazione sanitaria a tutto campo, promuovendo sane abitudini e contrastando i comportamenti scorretti. Infine, la figura sarà un punto di riferimento per la gestione delle malattie croniche dei bambini, provando a ridurre l’assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie.
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