Welfare
Bullismo e suicidi tra adolescenti: l’Italia sta meglio degli altri paesi ricchi
Secondo l’ultima Report Card dell’UNICEF-Centro di Ricerca Innocenti, che valuta il benessere dei bambini in 41 paesi ad alto reddito, da noi esiste un livello di pace e giustizia molto superiore a quello di altre nazioni, e abbiamo indicatori migliori rispetto agli episodi di bullismo, al tasso di suicidio tra giovanissimi e alla violenza contro i bambini. Italia bocciata, invece, sul fronte povertà
Il bullismo è un problema presente tra i bambini e gli adolescenti, ma in Italia il livello di preoccupazione è inferiore rispetto ad altri paesi ricchi; inoltre da noi il tasso di suicidio tra gli adolescenti è uno dei più bassi. A far emergere questi indicatori positivi è l’ultima Report Card dell’UNICEF-Centro di Ricerca Innocenti, che valuta le condizioni dei bambini in 41 paesi ad alto reddito in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile identificati come i più importanti per il loro benessere. I risultati complessivi – va detto subito – non sono incoraggianti: 1 bambino su 5 in paesi ad alto reddito vive in povertà relativa e in media 1 su 8 affronta insicurezza alimentare (soprattutto in Gran Bretagna e Stati Uniti). Circa 1 bambino su 10 nei paesi ad alto reddito vive in famiglie in cui nessun adulto possiede un impiego; nei paesi ad alto reddito, nel 2012, il suicidio è stato la principale causa di morte tra i giovani tra i 15-19 anni di entrambi i sessi, avendo provocato il 17,6% di tutti i decessi; almeno 1 bambino su 10 nei paesi esaminati è regolarmente vittima di bullismo.
L’italia, tuttavia, è agli ultimi posti della classifica per quanto riguarda appunto il bullismo e il suicidio tra i giovanissimi: il tasso di bullismo cronico auto-segnalato è il terzo più basso (il 5,2% degli 11-15enni ha subito episodi di bullismo almeno due volte al mese) e il tasso di suicidio tra gli adolescenti (15-19 anni) è il secondo più basso. Il nostro paese ha anche il quarto tasso di ubriachezza più basso tra i bambini di età compresa tra 11 e 15 anni, pari al 4,4%, e siamo al quinto posto più basso relativamente al tasso di omicidio infantile. Negativi invece altri indicatori relativi al benessere psicologico: l'Italia ha infatti la più alta percentuale di bambini e adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni che riferiscono di soffrire di due o più sintomi psicologici più di una volta alla settimana (36,5%). La salute mentale autodichiarata degli adolescenti, tra l’altro, è in peggioramento nella maggior parte dei paesi ricchi, denuncia l’Unicef.
In generale, l'Italia è al 24° posto su 41 nella tabella di confronto relativa a nove obiettivi di sviluppo sostenibile analizzati; ricopre una posizione di eccellenza in "Pace, giustizia e istituzioni efficaci" (secondo posto), mentre ottiene il suo risultato peggiore nell’obiettivo "Eliminazione della povertà" (31° posto), dato che in Italia il 25,1% dei bambini vive in povertà reddituale relativa e il 51% in povertà multidimensionale.
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