Non profit

Manchester, lezione di fundraising a tempo di musica

L’esperta e fundraiser Allegra Lo Giudice analizza il format dell'evento organizzato da Ariana Grande

di Allegra Lo Giudice

Ho guardato il concerto che Ariana ha organizzato dopo l'attacco terroristico a Manchester. Non avevo messo in conto di farlo, ma poi scorrendo i canali non ho resistito, e ho fatto bene.

Ho assistito a una lezione di comunicazione e fundraising a ritmo di ottima musica, non male per una domenica sera.

La British Red Cross era partner dell'evento, e non si è fatta scappare neanche un'occasione. Considerando che non hanno avuto molto tempo per organizzarsi hanno fatto un lavoro grandioso. Il messaggio della campagna è LOVE, un messaggio chiaro, emotivo e collettivo.

Ma non è finita qui, la call to action per la donazione appariva continuamente sul maxischermo del concerto, ne parlavano alla radio e in televisione. I social dell'organizzazione erano tutti attivi, coordinati e presenti nell'invitare a fare una donazione, attraverso diversi canali; di seguito quelli che ho trovato tramite ricerca e segnalazioni, ma capite bene che i Coldpaly e Liam Gallagher mi hanno distratta parecchio:

SMS – 5£ inviando un messaggio con scritto LOVE

Online – grazie ad una URL personalizzata, facile e immediata: redcross.org.uk/love ma soprattutto questo indirizzo ti porta su una landing page perfetta per il mobile, avranno pensato che chi è al concerto, chi guarda la tv, chi scorre Facebook o Instagram, chi usa Twitter la domenica sera lo fa dal cellulare. Quota preimpostata 30£.

Contanti – grazie ai volontari che erano presenti al concerto

Altri sistemi elencati sui loro canali

Quello che mi ha stupito sin da subito è stata la coordinazione tra i vari canali e la presenza diffusa (senza paura!) della call to action, ma anche la possibilità di donare attraverso metodi diversi e tutti facilissimi da usare in qualsiasi situazione ti trovi in quel momento.

E poi l'aspetto storico… la Croce Rossa Inglese ha unito un canale di raccolta fondi come quello dei concerti live, cioè uno dei primissimi big event di fundraising, con l'inserimento di diversi touch point digitali.

Questo aspetto della tradizione che incontra i nuovi canali, mi ha colpito molto, la tradizione ha reso emozionante un click e il click ha dato ancora più significato ad un evento seguito da milioni di spettatori. La donazione diventa un gesto collettivo tanto quanto assistere a un concerto, ed è questo tipo di fundraising che bisogna imparare, i donatori non aspettano altro che prendere parte a un grande evento.

Nel frattempo…

  • Ariana faceva raccolta fondi per un'altra organizzazione sulla sua pagina con il live di Facebook, ed ha raccolto più di 300k.
  • Un amico mi ha riferito che se cercavi su Shazam le canzoni del concerto ti usciva l'ADV con l'annunci odi Red Cross… (ma non so se è vero)
  • Uber annunciava di fare il matching con tutte le corse da e per #onelovemanchester (cioè dona un valore equivalente al valore delle corse)

Alla fine di tutto Red Cross non dimentica di ringraziare i suoi donatori e di comunicare l'esito della raccolta fondi: 2.35 milioni di sterline.

Ed ecco qui, che con un bel grazie finisce la lezione di fundraising, e domani tutti in ufficio.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.