Salute

ConFido, al Centro Nemo la pet therapy per i malati di Sla

Nata da un'idea di Mondovicino Outlet Village con la Fondazione Vialli e Mauro onlus, questa sperimentazione è la prima in Italia ed è in corso al Centro Clinico NeMO di Arenzano. I risultati saranno portati al congresso mondiale sulla Sla di Boston, i dati dopo la prima fase sono incoraggianti. La soddisfazione del presidente Alberto Fontana

di Antonietta Nembri

I risultati definitivi si conosceranno solo a dicembre in occasione del prossimo congresso mondiale sulla Sla in programma a Boston, ma i primi dati sull’applicazione della Pet Therapy sui malati affetti da Sclerosi laterale amiotrofica sono incoraggianti: è in grado di dare benefici fisici e psicologici ai malati di Sla. Si è da poco conclusa, infatti, la prima fase sperimentale di “ConFido: quattro zampe in corsia”, un progetto nato da un’idea di Mondovicino Outlet Village che da anni affianca la Fondazione Vialli e Mauro onlus impegnata nel sostegno alla ricerca sulla Sla e le malattie neuromuscolari.
La prima sperimentazione italiana di Pet therapy, “ConFido” appunto, applicata alle patologie neuromuscolari è stata effettuata al Centro Clinico NeMO (NeuroMuscular Omnicentre) di Arenzano (Genova), i prossimi due step saranno completati entro fine estate.

A ConFido hanno partecipato 25 pazienti, di cui 22 affetti da Sla e tre da neuropatia. Sono stati sottoposti, tra il 5 settembre 2016 e il 4 gennaio 2017, a 170 sedute di terapia assistita con due pastori svizzeri bianchi. Li ha seguiti uno staff composto da: medico fisiatra, esperto in IAA (Interventi Assistiti con Animali), fisioterapista motorio, terapista occupazionale, psicologa, etologo, veterinario e conduttore di cani. Per accertare l’efficacia della sperimentazione, un "gruppo di controllo" di altri 25 pazienti è stato sottoposto a trattamento fisioterapico e a terapia occupazionale tradizionale.


«Siamo molto soddisfatti del progetto ConFido in quanto possiede alcune delle caratteristiche peculiari della mission del nostro Centro Clinico NeMO: è innovativo, ha portato a risultati concreti e ha permesso ai nostri pazienti di affrontare la sfida con la malattia con un nuovo entusiasmo», afferma il presidente del Centro Clinico NeMO Alberto Fontana. «La presenza dei cani e il lavoro sviluppato in loro compagnia hanno fortemente motivato la persona affetta da malattia neuromuscolare, coinvolgendo in maniera straordinaria anche il nucleo familiare, spostando l’attenzione delle persone coinvolte dal limite che la malattia impone, al divertimento dell’attività sviluppata».

«L’idea nasce dal voler trovare un collegamento tra il Dogs day, evento annuale di punta del nostro outlet, dedicato agli amanti dei cani, e la Fondazione Vialli e Mauro Onlus con cui collaboriamo quotidianamente da molti anni. Abbiamo dunque coinvolto il Centro Clinico NeMO e lanciato ConFido, progetto di pet therapy volto a tutti i pazienti affetti da patologie neuromuscolari» dice Giacomo Caramelli, direttore marketing dell’outlet. «È con grande emozione che abbiamo appreso dei positivi risultati ottenuti per alleviare le sofferenze sia fisiche che psichiche di chi soffre di questa grave forma di disabilità. È un esito che ci rende felici e ci incoraggia ad andare avanti nel sostenere il Centro Clinico NeMO, che svolge un lavoro preziosissimo e innovativo».
Da parte sua Gianluca Vialli, presidente della Fondazione Vialli e Mauro osserva che: «Finanziare la ricerca è il nostro sport preferito e nello sport i traguardi importanti sono frutto del gioco di squadra. Con gli amici di Mondo vicino Outlet Village abbiamo condiviso la fiducia nelle potenzialità del progetto ConFido e quindi la volontà di sostenerlo. La sinergia tra il lavoro dell’equipe del Centro Clinico NeMO di Arenzano e A.S.SE.A. onlus ha permesso di raggiungere risultati straordinari. La missione della Fondazione è sconfiggere la Sla e il nostro impegno prosegue con entusiasmo e determinazione. L’obbiettivo è sostenere e finanziare la ricerca perché la ricerca è speranza e la speranza è vita».

Responsabile del progetto è la dottoressa Manuela Vignolo, fisiatra del Centro clinico NeMO che spiega come la valutazione della terapia assistita con animali sia stata verificata «attraverso l’esecuzione di test specifici e di un questionario di gradimento. Sul piano motorio il trattamento riabilitativo eseguito con gli animali ha mostrato la stessa efficacia rispetto alla terapia tradizionale. Dal punto di vista psicologico i pazienti sottoposti a Pet Therapy hanno presentato benefici maggiori rispetto a quelli trattati con terapia tradizionale. Nello specifico si è registrato un vantaggio positivo sull’umore del paziente in termini di una riduzione statisticamente significativa dei vissuti d’ansia».

«Nello studio pilota“ ConFido: quattro zampe in corsia” si è immediatamente stabilita una sinergia positiva tra i componenti delle equipe, tutti protesi al raggiungimento di un unico scopo: il miglioramento dello stato psicofisico del paziente attraverso la mediazione del cane» aggiunge Clotilde Trinchero, PhD, medico veterinario, etologa, presidente di A.S.SE.A onlus. «I cani adottati come co-terapeuti hanno incoraggiato i pazienti all’interazione mediante la sollecitazione al gioco, a esercizi semplici e complessi, ad attività ludico-sportive, all’offerta di compagnia e, soprattutto, di comprensione e non di giudizio. La razza dei nostri cani – Pastore Svizzero bianco – è particolarmente predisposta agli IAA (Interventi Assistiti con Animali) ma la scelta dipende dalle valutazioni che un etologo può fare considerando le attitudini, le capacità e le competenze attraverso i test e l’osservazione del singolo soggetto e mettendolo in correlazione con i bisogni specifici del paziente. Così operando, il paziente si è sentito un unicum con il cane “… in quest’ora esistiamo solo io e lui (il cane), e l’ora vola. Non penso alla malattia". Ciò ha permesso che la corrente empatica nata e voluta dal cane raggiungesse il paziente».

«I risultati scientifici di questa prima fase del progetto» conclude la dottoressa Vignolo «ci spronano ancor di più a seguire questa strada innovativa, che grazie alla sensibilità di Mondovicino Outlet Village e Fondazione Vialli e Mauro Onlus, potremo offrire nel corso del 2017 a un numero maggiore di pazienti. L’obiettivo è raccogliere un maggior numero di dati scientifici da poter presentare al convegno mondiale sulla Sla, previsto a Boston a fine anno».

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.