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Ong, la Commissione Difesa del Senato archivia tutto

Come era prevedibile e auspicabile a fronte dell’assoluta mancanza di prove dopo tutte le audizioni arriva la “sentenza”: «Nessuna collusione tra Ong e organizzazioni di trafficanti, il soccorso in mare dei migranti è doveroso e ineludibile». La white list auspicata dai non governativi sarà realtà

di Lorenzo Maria Alvaro

Nessuna collusione tra Ong e organizzazioni di trafficanti, il soccorso in mare dei migranti è doveroso e ineludibile. Questa in sintesi la posizione espressa dalla commissione Difesa del Senato a conclusione del ciclo di audizioni dedicate alla questione sollevata prima dal rapporto di Frontex e poi dalle dichiarazioni del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro.

Nulla insomma da rilevare. Non male per oltre un mese di campagna mediatica denigratoria. Scusate ci siamo sbagliati. Anzi no perché un appunto la Commissione decide di farlo: «Al di là delle modalità diverse in cui hanno esposto il loro punto di vista», ha sottolineato il presidente Nicola La Torre, «tutti i procuratori che abbiamo ascoltato ci hanno espresso la necessità di poter iniziare subito le indagini contestualmente al salvataggio dei migranti, cosa che era possibile quando c'era l'operazione Mare nostrum, che era militare, ma non adesso. Ora, pur comprendendo la posizione delle Ong che non sono favorevoli alla presenza di polizia a bordo, non vedo perchè le organizzazioni umanitarie dovrebbero rifiutarsi di condividere delle nuove regole».

Da qui, dunque, le proposte che la commissione Difesa esporrà al Parlamento. Che fortunatamente ricalcano, ma guarda un po’, proprio i desiderata delle stesse ong (in particolare il presidente del Consiglio Italiano Rifugiati). Infatti si comincerà con la redazione di una sorta di white list, un registro delle Ong che accetteranno di far conoscere con trasparenza la provenienza dei loro finanziamenti ma anche la composizione degli equipaggi a bordo delle navi, che quasi sempre nulla hanno a che fare con i componenti delle Ong.

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