Politica

MSNA: l’Italia è apripista di civiltà

Oggi è stata approvata invia definitiva la legge che ridisegna il sistema di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati. Sono stati oltre 25mila nel 2016, sono già 2.293 quelli arrivati soli via mare in questi primi mesi del 2017. Ecco i primi commenti all'approvazione della legge

di Sara De Carli

«È legge dello Stato. Lo dico con emozione, l'Italia è apripista in Europa con un provvedimento umano e di civiltà»: così la deputata del Pd Barbara Pollastrini, relatrice del progetto di legge, commenta il traguardo tagliato questa mattina, con l’approvazione in via definitiva della Legge 1658-B. «Si è sempre in ritardo rispetto ai diritti umani ma oggi, finalmente, è stato raggiunto un traguardo atteso da molto tempo. Solo l'anno scorso sono stati 25.846 i migranti adolescenti senza famiglia giunti nel nostro paese. Sono bambini, ragazzi, ragazze che scappano da fame, guerra e violenze, oppure per cercare di avere un futuro migliore. Molti di loro scompaiono, finiscono nel girone terribile di sfruttamento, prostituzione, tratta, organizzazioni criminali».

La legge è stata approvata questa mattina con 374 voti favorevoli e 13 contrari: hanno votato a favore il Pd con la maggioranza, Sinistra Italiana, Mdp, M5S e altri, con la sola astensione di Forza Italia e il no di Lega e Fratelli d’Italia.

Sandra Zampa (Pd) è la prima firmataria della proposta di legge depositata più di tre anni fa, la legge porta il suo nome. «Ci sono voluti tre anni, ma non ci saremmo arrivati se intorno a questa legge non si fosse creato un consenso larghissimo, senza le associazioni e le organizzazioni per la tutela dell'infanzia e dei diritti umani, a cui tutte, tutte, nessuna esclusa, va il nostro più profondo ringraziamento. È bello quando il Parlamento sa rappresentare il Paese. Voglio cominciare da Save the Children, che è all'origine di questa iniziativa, ma anche Unicef, Terre des Hommes, Caritas, UNHCR, Sant'Egidio, Defence for Children, Emergency, Oxfam, CIR, CNCA e l'Anci, che ha fatto sentire alta e forte la voce dei sindaci impegnati a trovare soluzioni, non a fare inutili polemiche. Senza il sostegno del mondo della giustizia, l'Anm, gli assistenti sociali, il Garante dell'infanzia, senza l'intesa con le forze politiche, le reiterate caparbie richieste di tanti di approvare queste norme, non ci saremmo arrivati», spiega. «Decisivo» anche «la determinazione del gruppo parlamentare di cui mi onoro di far parte e un impegno anche del Governo. Credo capiti così, quando la realtà, nella sua verità e nella sua urgenza, chiede una risposta, ma credo che sia anche un segno della speranza che una politica migliore è possibile».

Immediate le prese di posizione soddisfatte delle associazioni che hanno sostenuto l’iter della legge in questi tre lunghi anni. Per il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera «è un importante passo avanti per i bambini migranti e rifugiati che sono fuggiti da situazioni invivibili e arrivati in Italia pieni di speranza per un futuro», con questa legge «si va a definire un sistema nazionale organico di protezione e accoglienza dei MSNA, che rafforzi gli strumenti di tutela già garantiti dall'ordinamento e al contempo assicuri omogeneità nell'applicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale. UNICEF continuerà a supportare le istituzioni e la società civile per migliorare le condizioni dei bambini migranti e sostenerli nel loro percorso verso un futuro».

Il Presidente del CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati, Roberto Zaccaria, ricorda che «nei primi mesi del 2017, sono ben 2.293 i minorenni arrivati soli in Italia via mare. Dopo anni di stallo, finalmente un sistema di accoglienza e protezione adeguato ai bisogni e alle specificità di una categoria così vulnerabile». Tra le principali novità introdotte dal testo, Zaccaria sottolinea la modifica al T.U. sull'immigrazione, con il divieto di respingimento dei minori stranieri non accompagnati alla frontiera e il rafforzamento degli istituti della tutela e dell’affido familiare e maggiori tutele per il diritto all’istruzione e alla salute.

La legge ha due obiettivi: rafforzare le garanzie per i minori nel rispetto delle convenzioni internazionali e assicurare maggiore omogeneità nell’applicazione delle disposizioni, in tutto il territorio nazionale. La gestione dei minori stranieri non accompagnati passa allo SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati costituito dalla rete degli enti locali, fornendo ai Comuni che vi aderiscono maggiore sostegno in termini di supporto finanziario e realizzazione dei progetti di accoglienza, evitando così il rimpallo tra Stato, Comuni e comunità. La legge introduce in particolare:

  • Riduzione dei tempi di attesa dei termini nelle strutture di prima accoglienza dai 60 giorni attuali, a 30. In questo periodo si svolge l’identificazione del minore – nel massimo di 10 giorni – e l’eventuale accertamento di età.
  • Separazione dei minori dagli adulti per ridurre la possibilità di reclutamento nella criminalità organizzata o di essere vittime di abusi.
  • Presenza di Tutori presso ogni tribunale per i minorenni, nominati da un Albo di tutori volontari disponibili ad assumerne la tutela.
  • Disposizioni per favorire l’affido presso gli istituti della tutela e dell’affidamento temporaneo, con preferenze per le famiglie ove è possibile.
  • Rilascio di soli 2 tipologie di permesso di soggiorno: per minore età, nel caso di straniero non accompagnato, o per motivi famigliari, valido fino alla maggiore età.
  • Misure specifiche per l’inserimento dei minori non accompagnati nelle istituzioni scolastiche per favorire l’adempimento dell’obbligo scolastico e formativo, anche mediante convenzioni per promuovere programmi specifici di apprendistato.

Un comunicato unico di 14 associazioni (Actionaid, Ai.Bi. Amici dei Bambini, Amnesty International Sezione Italiana, Caritas italiana, Centro Astalli, Comunità di Sant’ Egidio, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Cnca, Comitato italiano per l’UNICEF, Emergency, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Save the Children, Terre des Hommes Italia) nel pomeriggio sottolinea che «si tratta del primo provvedimento organico in Europa dedicato alla protezione dei minori non accompagnati, che noi associazioni ed organizzazioni abbiamo promosso e sostenuto sin da quando è stato depositato, fornendo anche importanti contributi al testo alla luce della nostra esperienza diretta con i minori non accompagnati. È un primo passo importante nella direzione della tutela di migliaia di bambini ed adolescenti che giungono da soli nel nostro territorio. L’auspicio è che questa legge possa essere di esempio anche per altri Paesi europei. Ringraziamo i parlamentari delle diverse forze politiche che hanno sostenuto il provvedimento, ora sarà fondamentale che tutte le disposizioni previste trovino piena applicazione ed è nostro obiettivo continuare a lavorare insieme per assicurare che ciò avvenga».

Per Telefono Azzurro invece «la sfida ora è rappresentata dall’individuazione di strategie in grado di dar seguito ad azioni concrete e risposte, per le quali viene richiesta un’adeguata allocazione di risorse, oltre a un responsabile impegno comune. Vi è senza dubbio la necessità di sviluppare un progetto a lungo termine in grado di andare aldilà del sistema di prima accoglienza. È necessario occuparsi della tutela psicologica, educativa, legale e giuridica dei minori migranti, per un percorso di inserimento nel tessuto sociale e formativo italiano».

Foto Aris Messinis, AFP/Getty Images

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