Non profit
Azzardo: al Tar vince la linea del Comune di Bergamo
Decisione importante per il Tar della Lombardia che ha respinto il ricorso dei concessionari dell'azzardo di Stato contro il regolamento del comune di Bergamo. Un regolamento che, a tutela dei cittadini, vieta l'uso di slot machine e quant'altro in determinate fasce orarie. Accolto, invece, il ricorso dei Tabaccai unicamente per quanto riguarda un solo gioco: il 10 e lotto
di Marco Dotti
I fatti sono fatti, ma i punti prospettici da cui guardiamo quei fatti sono molto importanti. I fatti, prima di tutto: il Comune di Bergamo e la politica attiva della Giunta Gori ha vinto su tutta la linea, contro i concessionari dell'azzardo. Con l'unica eccezione di un gioco, il 10eLotto, concesso in monopolio e venduto unicamente nelle tabaccherie.
Al Tar di Brescia pendevano infatti 4 ricorsi nei confronti dell'l'innovativo regolamento con la quale, nel giugno scorso, il Comune di Bergamo aveva disciplinato, introducendo fasce orarie "no azzardo", gli orari di esercizio «delle sale giochi, delle sale VLT, delle sale scommesse, degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita di denaro (slot machine, ndr) nonché degli orari di vendita di lotterie istantanee su piattaforma virtuale e/o con tagliando cartaceo».
Occhio al refuso del Gratta&Vinci
Oggi la sentenza: il Comune di Bergamo vince tutti i ricorsi contro i concessionari (immaginate quale potenza di fuoco avevano messo in campo) e perde quello contro la Federazione Italiana Tabaccai, relativamente a una tipologia di gioco il 10eLotto. I tabaccai hanno fatto valere il fatto che alcune tipologia di gioco vengono vendute da loro in regime di monopolio dello Stato non suscettibile di provvedimento se non dello Stato stesso: il giudice ha riconosciuto il fatto che là dove c'è un diritto esercitato in ragione di un monopolio il sindaco non può intervenire. Fin qui la ratio della sentenza che riguarda il 10eLotto, una variante del gioco del lotto che si gioca solo e unicamente nelle tabaccherie. Il giudice, però, fa un errore e include in questa tipologia di giochi venduti unicamente dai tabaccai anche il Gratta&Vinci, che al contrario è venduto ovunque.
Il Tar di Brescia ha smantellato e respinto i ricorsi dei concessionari Lottomatica SPA, Lotterie nazionali SRL e Lotto Italia SRL contro il Regolamento per il contrasto alla ludopatia del Comune di Bergamo: il Comune di Bergamo esce quindi vincitore dai ricorsi presentati dalle principali concessionarie di gioco del nostro Paese, società che contestavano la possibilità del Sindaco di Bergamo di limitare il consumo di gioco sul territorio comunale.«È un risultato di grande importanza, e non solo per il Comune di Bergamo», commenta il sindaco Giorgio Gori.
Azioni
Ora, però, proprio grazie ai ricorsi respinti e alle buone ragioni che il Tar ha riconosciuto al Comune, il Sindaco Gori interverrà rapidissimamente. «Porterò oggi pomeriggio in giunta – dichiara a Vita – e, entro 15 giorni in consiglio, un regolamento che come unica variazione rispetto al precedente toglie il 10eLotto dalla regolamentazione. Provvisoriamente accolgo la sentenza del Tribunale di Brescia». E i Gratta&Vinci? Forse solo un refuso. Anche per quelli tornerà il divieto, ritenendo sia un palese refuso, riproteggendo il territorio con un dispositivo a prova di ricorso.
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