Volontariato

Mio figlio è un dsa? Online un vademecum per cominciare a rispondere

L'Istituto Serafico di Assisi mette a disposizione un Quaderno che può aiutare famiglie e insegnanti a comprendere e identificare i segnali indicatori di possibili DSA e eventuali terapie di intervento per i più piccoli. Per non perdersi in inutili ricerche in internet

di Gabriella Meroni

In Italia, sono circa 187.000 i ragazzi affetti, a vari livelli, da dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, ovvero dai disturbi specifici dell'apprendimento, che si manifestano in eta scolare e che si caratterizzano per una serie di difficoltà nell'acquisizione e utilizzo settore della lettura, della scrittura e del calcolo. Secondo l'Istituto Serafico di Assisi , centro accreditato dalla regione Umbria per la diagnosi e la certificazione dei disturbi specifici dell'apprendimento (dsa), i giovani studenti che si trovano in questa condizione, incontrano non poche difficoltà a gestirla a un livello emotivo e, allo stesso tempo, a condurre stile di vita normale. Per aiutare genitori e insegnanti una capire quando si può trattare di dsa, l'Istituto Serafico ha messo un disposizione un vero e proprio vademecum disponibile on-line.

Se per la maggioranza delle persone leggere, scrivere o fare calcoli sono abilità che si imparano nei primi anni di scuola, per circa il 3,5% dei bambini e adolescenti italiani può rivelarsi un vero e proprio ostacolo nel percorso di apprendimento. Spesso, inoltre, non viene ben identificato da genitori e insegnanti, i quali interpretano gli errori fatti durante gli esercizi in classe o a casa, come scarso impegno o mancanza di concentrazione del bambino. In italia il dato il più allarmante è rappresentato dal "sommerso": alta resta, infatti, l'attenzione su casi di dsa diagnosticati troppo tardi o addirittura non individuati durante tutto il percorso scolastico. «Chi soffre di dsa si sente sottostimato, non all'altezza degli altri compagni di classe, e ciò può dar vita a problematiche di tipo comportamentale o emozionale che possono sfociare nell'abbandono scolastico», afferma il dottor Gianni Lanfaloni , psicologo clinico del Serafico di Assisi, che aggiunge: «I bambini interessati da questi disturbi fanno un grandissimo sforzo per mantenere il passo con il resto della classe, pur essendo dotati di uguale vivacità intellettiva e volontà».

Per contrastare le problematiche derivanti dalla scarsa informazione e poca conoscenza sui disturbi specifici dell'apprendimento il Serafico, primo centro nella regione annuncio essere associato al polo apprendimento, specializzato in queste difficoltà, presenta “Dsa. i disturbi specifici dell'apprendimento", quaderno un pensato per rispondere agli interrogativi di docenti e genitori per comprendere causa, caratteristiche ed, eventualmente, avere indicazioni utili su possibili terapie da intraprendere, che aiutino il bambino a convivere con questo disturbo. All'interno del quaderno, diviso in sezioni, vengono descritti nel dettaglio ciascuno dei quattro dsa. il più diffuso, e la dislessia cioè il disturbo specifico della lettura; la disortografia, difficoltà una tradurre correttamente le parole in simboli grafici; la disgrafia, che si caratterizza per una grafia illeggibile e scarso rispetto degli spazi sul foglio; la discalculia, difficoltà una comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici.

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