Politica

Austria, vince la linea europeista: Van der Bellen è il nuovo presidente

Dopo l'annullamento del risultato elettorale dello scorso maggio, si profila una vittoria per il candidato dei verdi che ha ottenuto il 53,3% dei voti. Il populista Hofer, dato per favorito dai sondaggi, ammette fin da ora la sconfitta. «Voglio un'Europa solidale, multiculturale, pronta ad accogliere» ha dichiarato il nuovo presidente

di Marco Dotti

Salvo nuovi, ma improbabili colpi di scena l'Austria ha un nuovo presidente. È il verde europeista Alexander Van der Bellen che, con il 53,3% dei voti ha superato il candidato di estrema destra Norbert Hofer. Il voto di oggi arriva alla fine di una lunga campagna elettorale ricominciata dopo l'annullamento delle elezioni del 22 maggio scorso. Elezioni in cui lo stesso Van der Bellen era risultato vincitore, ma con margine molto stretto: 50,35%, 30mila preferenze. Dopo il ricorso di Hofer, per un vizio procedurale sul voto per corrispondenza, si è ripartiti da zero.

Con Van der Bellen si afferma in Austria un visione diametralmente opposta e incompatibile con quella isolazionista e antieuropea ortata avanti da Hofer, al di là della tattica che ha suggerito al candidato di destra più moderazione nei toni, nel rush finale della sua campagna. È la prima volta, dalla fine della Seconda guerra mondiale, che l'Austria esprime un candidato non uscito dalle fila dei due principali partiti del Paese, i socialdemocratici (SPÖ) e e i conservatori (ÖVP).

Economista, di famiglia aristocratica, il settantaduenne Van Der Bellen è nato a Vienna da padre russo di origine olandese e madre estone, entrambi profughi a seguito dell'invasione dell'Estonia da parte dell'Unione Sovietica avvenuta nel 1940. Politicamente in origine era vicino ai socialdemocratici ma fu successivamente attratto dal movimento ecologista durante le proteste del 1984 contro una centrale nucleare. Sostenitore di un'idea di Europa multiculturale e tollerante, la sua visione politica prevede un'Austria pronta a fare rete con l'Italia per gestire la crisi dei migranti.

In copertina: Alexander Van der Bellen e lo s Alex Domanski/Getty Images

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