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Tutti i numeri della violenza contro le donne
Nei primi 10 mesi del 2016, in Italia sono state uccise 116 donne, una media di 1 donna ogni 2 giorni. Il 16,1% delle donne ha subito stalking da parte di ex partner o altre persone nel corso della vita. Le donne sono inoltre quelle a pagare il prezzo più alto nelle situazioni più drammatiche, delle oltre 2000 ragazze nigeriane migranti, arrivate sulle coste italiane, nei primi 5 mesi del 2016, l’80% è stato vittima di tratta
Non dovrebbe essercene più bisogno. Nel 2016 forse, potremmo definirci finalmente civilizzati se i diritti acquisiti, fossero ormai così consolidati da rendere inimmaginabile una giornata come questa. Sarebbe bello insomma se le uniche giornate di questo tipo fossero quelle dedicate alle specie protette, alla salvaguardia dell’orso andino o dell’upupa ad esempio. Invece, mai come oggi, nel 2016, “La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” è fondamentale. I numeri, d’altronde parlano chiaro, lo racconta l’indagine “Caratteristiche, dinamiche e profili di rischio del femminicidio in Italia. Le tendenze 2016” realizzato dall’Istituto EURES Ricerche economiche e sociali.
Solo nel nostro Paese, nei primi dieci mesi del 2016, sono state uccise 116 donne, una media di 1 donna ogni 2 giorni, il 3,3% in meno rispetto allo scorso anno, quando nello stesso periodo, le donne uccise erano state 120.
È la Lombardia a conquistare il triste primato, con 20 omicidi, il 17,2% del totale, seguita da Veneto (13), Campania (12), Emila-Romagna (12) e Toscana (11). Nel 92,5% dei casi, i femminicidi sono perpetrati da uomini, 79 volte su 100 avvengono all’interno di rapporti familiari, nella maggior parte dei casi, le vittime sono state legate al loro assassino da rapporti sentimentali.
Secondo i dati dell’ indagine campionaria realizzata dall’Istat a livello nazionale dello scorso anno, ricavati attraverso circa 25.000 interviste a donne tra i 16 e i 79 anni, la violenza colpisce in Italia 1 donna su 3 (31,5%, 6 milioni 788 mila donne). Il 21% del campione ha subito violenze sessuali, il 20,2% violenze fisiche.
La violenza fisica e sessuale risulta frequentemente associata alla violenza psicologica (90,5% dei casi). Sempre secondo l’Istat, Il 16,1% delle donne ha subito stalking da parte di ex partner o altre persone nel corso della vita.
E la violenza, nel nostro Paese, non si ferma qui, percorre strade diverse, non sempre visibili. Sono le donne e le ragazze, anche minorenni, a pagare il prezzo più caro nelle situazioni più drammatiche. Secondo un’inchiesta di Repubblica, nei primi cinque mesi del 2016, delle oltre 2000 ragazze nigeriane migranti, arrivate sulle coste italiane, l’80% è stato vittima di tratta, costrette a prostituirsi sulle strade delle nostre città e dei nostri Paesi, in condizioni disumane.
Anche in Italia, poi, persiste la minaccia della mutilazione genitale femminile, un’eredità ancestrale pesantissima e pericolosa, che continua ad essere tramandata in alcune famiglie provenienti da alcuni paesi dell’ Africa sub-sahariana e del Medio-Oriente. In Italia le bambine a rischio sarebbero circa 8mila.Non dovrebbe essercene più bisogno. Nel 2016 forse, potremmo definirci finalmente civilizzati se i diritti acquisiti, fossero ormai così consolidati da rendere inimmaginabile una giornata come questa. Sarebbe bello insomma se le uniche giornate di questo tipo fossero quelle dedicate alle specie protette, la salvaguardia dell’orso andino o dell’upupa ad esempio. Invece, mai come oggi, nel 2016, “La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” è fondamentale. I numeri, d’altronde parlano chiaro, lo racconta l’indagine “Caratteristiche, dinamiche e profili di rischio del femminicidio in Italia. Le tendenze 2016” realizzato dall’Istituto EURES Ricerche economiche e sociali.
Foto: One Billion Rising Italia
TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
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