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Emilia Romagna: via l’azzardo dai luoghi sensibili
Un emendamento bipartisan, fortemente voluto dal M5S e condiviso dai rappresentanti del PD è stato votato poco fa dall'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna: per installare nuove slot bisogna ora rispettare distanze minime di 500metri dai luoghi sensibili
di Marco Dotti
Pochi minuti fa, l'Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha approvato un emendamento bipartisan presentato dal Movimento 5 Stelle e dal PD che introduce modifiche sostanziali a una legge, fino a oggi spuntata, come la n.5/2013. Anche i sindaci della Regione Emilia Romagna, adesso, hanno buoni strumenti per contrastare la diffusione dell'azzardo di massa sui loro territorio. L'emendamento votato dall'Assemblra prevede infatti che:
Sono vietati l'esercizio delle sale da gioco e delle sale scommesse (…) nonché la nuova installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito di cui all'articolo 110, comma 6, del r.d. 773/1931, in locali che si trovino a una distanza inferiore a 500 metri, calcolati secondo il percorso pedonale più breve, dai seguenti luoghi sensibili: gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi residenzlali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori
Emendamento alla Legge n.5/2013
Sono inoltre equiparati alla nuova installazione – e ricadono, quindi, sotto l'obbligo di rispettare le distanze dai luoghi sensibili – i rinnovi di contratti fra esercente e concessionario, l'installazione di un apparecchio in un altro locale nel caso di trasferimento dell'attività e la stipula di un contratto con un nuovo concessionario. La distanza dovrà essere rispettata da ogni locale ospiti "macchinette" o venda azzardo in forma di scommesse o qualsiasi altro tipo.
Non solo, come già avviene per la legge regionale No Slot della Lombardia – vera regione apripista nel contrasto all'azzardo – ai comuni è data anche la possibilità di individuare luoghi sensibili oltre a quelli indicati dalla legge, «tenuto conto dell'impatto dell'installazione degli apparecchi sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l'inquinamento acustico e la quiete pubblica».
Inserendo il principio delle distanze dai luoghi sensibili anche in Emilia Romagna diamo una risposta molto pragmatica e concreta ai movimenti No Slot, agli amministratori locali e diamo una prima risposta ai nostri cittadini in una Regione dove si sperperano 1800 euro procapite in azzardo legale
Valentina Ravaiolo
Soddisfazione esprime anche Andrea Bertani (M5S) che ha ringraziato le colleghe Valentina Ravaiolo (prima firmataria dell'emendamento inserito nel PdL "Testo unoco per la promozione della legalità") e Lia Montalti del PD che si sono davvero spese per questo bel risultato: «Oggi cadono molti alibi. E ancora una volta abbiamo verificato che ci sono margini per le buone pratiche, quando queste partono da esigenze concrete dei cittadini». Bertani si è poi rivolto a Stefano Bonaccini, presidente della Giunta ma anche di quella Conferenza Unificata Stato-Regioni che in questi mesi è stata presa d'assedio da poteri di ogni sorta, al solo fine di depotenziare le azioni virtuose di contrasto all'azzardo messe in atto da alcune Regioni. Nel contesto della votazione, è stato però bocciato un altro emendamento presentato dal M5S che chiedeva di togliere patrocinio e finanziamenti ai circoli ricreativi e associativi che promuovono pubblicità o vendono azzardo.
Amministratori locali, Regione, cittadini chiedono infatti di rafforzare gli strumenti di contrasto e controllo dell’azzardo di massa: in primis, come oggi facciamo anche noi quest’aula, dando ai sindaci la possibilità di intervenire su distanze e luoghi sensibili.
Andrea Bertani
«Presidente – ha ribadito il consigliere del M5S Bertani rivolgendosi ancora a Stefano Bonaccini, non presente però in Aula – le chiedo e le chiediamo penso come Assemblea un’impegno forte in conferenza unificata. Un impegno che fino a oggi, in accordo con la linea-Baretta, non è sembrato andare nella direzione richiesta dai cittadini e dai tanti amministratori locali e, oggi, anche da quest’aula. Amministratori locali, Regione, cittadini chiedono infatti di rafforzare gli strumenti di contrasto e controllo dell’azzardo di massa: in primis, come oggi facciamo anche noi quest’aula, dando ai sindaci la possibilità di intervenire su distanze e luoghi sensibili. È a provvedimenti come questo e non alle vuote promesse che dobbiamo guardare».
In copertina: Global Gaming Expo Asia Photo (Philippe Lopez/Afo/Getty Images)
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