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Il Ministro Giannini: «Dalle slot non si impara niente»

Il Ministro dell'Istruzione scrive a Monsignor D’Urso della Consulta nazionale antiusura: «Alla spirale arida e cupa di azzardo e ludopatia dobbiamo opporre la forza dell’intelligenza e della bellezza. Se è Davide contro Golia, scegliamo di stare con Davide»

di Redazione

«Se la lotta al gioco d’azzardo metterà di fronte Davide contro Golia, noi sceglieremo comunque di stare dalla parte di Davide». Sono alcune delle parole che si leggono nella lettera che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha inviato al Presidente Mons. Alberto D’Urso, in occasione della Tavola Rotonda “Usura e Azzardo, la parola ai Media”, organizzata dalla Consulta Nazionale Antiusura.

La Consulta Nazionale Antiusura ha inoltre apprezzato la partecipazione del Ministro dell’Istruzione Giannini alla manifestazione che si è tenuta nei giorni scorsi ad Anacapri, nel corso della quale la Consulta Antiusura ha conferito il patrocinio al primo comune italiano NO SLOT. Anacapri è stato il primo comune con Bergamo in Italia ad eliminare totalmente dal suo territorio le slot machine, dopo che il sindaco Franco Cerrotta ha proposto un referendum sul un regolamento che allontana le macchinette mangiasoldi dai luoghi sensibili del comune. Ecco il testo della lettera del Ministro:

«Gentile Monsignor D’Urso, l’impegno contro il gioco d’azzardo patologico, contro le dipendenze e contro il gioco illegale che coinvolge i minori riporta al centro della società l’uomo nella sua espressione più libera e piena. Alla spirale arida e cupa della ludopatia dobbiamo opporre la forza dell’intelligenza e della bellezza. L’esperienza ludica, d’altronde, ha un immenso valore nell’apprendimento e nella formazione. Noi dobbiamo difendere questo valore e convertire l’esperienza del gioco in un vissuto positivo, capace di trasmettere tensione e passione evolutiva. Dalle slot, invece, non si impara. È un gioco improduttivo e solitario che mette l’uomo di fronte alla macchina e fa vincere sempre la macchina».

Una presa di posizione chiara, in un momento in cui le istanze educative – dalla scuola allo sport – sono sotto assedio. Prosegue poi il Ministro: «Per contrastare questo fenomeno, abbiamo deciso di mettere in campo alcuni progetti insieme al Ministero delle Politiche Sociali, sostenendo quei laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata promossi in partenariato tra scuole superiori e organizzazioni di volontariato. C’è poi un investimento più profondo sul tema della media and digital literacy che serve ad educare i nostri ragazzi a un uso consapevole della rete e dei nuovi media. Solo con una padronanza complessiva dei strumenti più innovativi e con una bussola per la navigazione in Internet – entrambe fattore di buona cittadinanza-, riusciremo a prevenire il fenomeno del gioco online per i nostri minori, tanto pervasivo quanto nascosto nella sua fruizione individuale. Continueremo ad imprimere questo sforzo anche all’interno dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, insieme ad altre istituzioni, soprattutto quelle locali. Se la lotta al gioco d’azzardo metterà di fronte Davide contro Golia, noi sceglieremo comunque di stare dalla parte di Davide».

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