Economia

 Isola di Capo Rizzuto, l’isola dell’impresa sociale

Nel comune calabrese in provincia di Crotone tutta l’economia ruota intorno alle attività della Misericordia locale. A partire dalla gestione dell’Hub per migranti

di Redazione

L’Isula, così i residenti chiamano Isola di Capo Rizzuto, poco meno di 18mila abitanti in provincia di Crotone, naviga sulle onde dell’impresa sociale. Una in particolare, quella targata Misericordia, che in questo lembo di Calabria partendo dall’emergenza migranti si è di fatto trasformata nella spina dorsale economica della provincia con il tasso di disoccupazione più alto d’Italia (31,46%).

«Impieghiamo a vario titolo circa 280 persone, nel nostro territorio siamo tra i primi a garantire un così alto livello occupazionale», conferma Leonardo Sacco, che della Misericordia è l’anima e il governatore. La Fraternita ha un bilancio che si aggira sui 17 milioni di euro a cui vanno aggiunti i 2 milioni della controllata Miser srl, l’impresa sociale di cui la Misericordia è proprietaria al 100%. La maggior parte degli introiti deriva dalla gestione del Centro Sant’Anna della vicina Crotone, proprio di fronte

all’aeroporto cittadino in cui la stessa Misericordia negli anni scorsi, attraverso la Miser.Icr.srl-Impresa Sociale, ha erogato un contributo di circa 50mila euro per contribuire al salvataggio dello stesso. «Un contributo che ha sollevato anche alcune polemiche, ma questo aeroporto per la nostra comunità è fonte di ricchezza e di turismo e quindi di emancipazione rispetto a meccanismi criminali che purtroppo non sono estranei a questo territorio», interviene don Edoardo Scordio, 69 anni, rosminiano, storico fondatore della Misericordia di Isola. Lo incontriamo sul sagrato della parrocchia dell’Assunta. «Chi si scandalizza perché una realtà di volontariato e religiosa come la nostra si impegna anche in un’ottica imprenditoriale non capisce quanto la formazione e la creazione di lavoro sia decisiva per i nostri ragazzi e la nostra gente».

I migranti? Un’opportunità
Il Cara, ormai riclassificato come Hub per l’accoglienza, la cui gestione è stata confermata alle Misericordie nello scorso mese di giugno, ha una capienza massima di 1.216 posti e nel 2015 ha visto transitare 5.236 migranti. Ma il ventaglio dell’impegno delle Misericordie sul versante dell’accoglienza non si limita alla gestione del più grande Centro d’Europa. La Fraternita direttamente gestisce anche quattro progetti Sprar, una struttura per adulti e tre per minori non accompagnati, tutte in rete con il Cara. «Soprattutto nei mesi estivi sul nostro territorio transitano molti migranti, ma noi non ci siamo mai sentiti assediati, questa è una terra che ha saputo trasformare l’accoglienza in un’opportunità, come le Misericordie che hanno fatto da capofila», aggiunge il sindaco Gianluca Bruno. La sede del municipio è a poche centinaia di metri dal complesso delle scuole delle Misericordie: micronido, materna, elementari, medie. In pratica tutta la filiera educativa fino all’istituto superiore socio-sanitario.


In tutto circa 400 alunni che usufruiscono di un servizio con ret- te che non superano i 150 euro al mese. La scelta dell’indirizzo socio-educativo è coerente con la geografia delle attività gestite dalle Misericordie. «La formazione è direttamente funzionale alla possibilità di trovare un’occupazione qui da noi», chiosa don Scordio. Basta chiedere in giro: queste sono le scuole più ricercate della cittadina perché nessun’altra scuola a Isola può vantare tassi di dispersione più bassi. Migranti e istruzione non esauriscono però il ventaglio degli impegni dei misericordiosi di Isola Capo Rizzuto.

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Il sifone della cosca
Il centro “Matteo, 25” fornisce assistenza a una trentina di persone diversamente abili fra i 18 e i 40 anni (si tratta dell’unico centro per disabili del Comune) e lo fa in un immobile confiscato alla criminalità organizzata. «Quando siamo entrati», racconta Sacco, «ci mettevano i sacchetti dell’immondizia davanti all’ingresso». In un bagno è ancora ben visibile un sifone dorato che gli Arena (la cosca locale) si erano fatti costruire. Non si tratta di un appartamento particolarmente sfarzoso, «ma siamo proprio nel cuore del Paese, stando qui il clan dimostrava di stare in mezzo alla gente», spiega il Governatore. Il centro per anziani (187 iscritti, tutti uomini) invece è proprio affacciato alla piazza centrale giu- sto a fianco della centrale del 118, che oltre al presidio fisso gestisce il trasporto dializzati per l’intera provincia crotonese e il trasporto dei detenuti infer- mi del carcere di Catanzaro. Sempre al comparto socio-sanitario fanno riferimento altri due centri all’avanguardia. Il Ristoro Betania, il primo ristorante per poveri del comune e uno dei pochi in Calabria, che grazie all’impegno di 5 volontari fra cui i tre chef e dei giovani del servizio civile coordinati dalla referente Alba Amato offre un pasto gratu- ito (previa registrazione, ad oggi sono 55 le persone inserite nel circuito) a chi ne abbia necessità. Il Ristoro si affianca al progetto del Banco alimentare ormai rodato da anni, da cui si servono 250 nu- clei familiari. Di fianco all’ingresso del Betania si trova quello del Poliambula- torio di Isola Capo Rizzuto, il primo al Sud ad essere completamente coordi- nato da una realtà del Terzo settore. La gestione del quale è in capo alla Miser in tre anni ha già registrato un incremento delle attività del 60%. Le visite (si va dall’oculista all’endocrinologo passando per l’ortopedico) costano in genere circa il 30% in meno rispetto ai prezzi standard. Su questo fronte poi il puzzle si chiude con le attività di protezione civile (i volontari giallo ciano di Iso- la sono stati presenti in forze anche in occasione del terremoto dell’Aquila) con il servizio di donazione del sangue realizzato dal gruppo Fratres nato in seno alle Misericordie che conta ben 400 donatori in un territorio dove è molto diffusa l’anemia mediterranea.

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Il cinema a 3-D
A Isola infine le Misericordie stanno ristrutturando grazie anche a un mutuo contratto con Banca Prossima il vecchio cinema che finalmente doterà la cittadina ionica di una sala tridimensionale da 156 posti. L’impressionante ventaglio di attività (e investimenti) si completa con i progetti avviati a Capo Rizzuto, la frazione di Isola che si trova proprio sul mare. Qui le Misericordie hanno fatto nascere e gestiscono il centro sportivo polivalente Alere Flamman, l’acquario dell’area marina protetta e il centro culturale Rosmini a cui sono collegati una Casa per ferie e un modernissimo centro Congressi.

Tutte le foto sono a cura di Giuseppe Pipita

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