Non profit

3 milioni di euro dalle Fondazioni alle popolazioni colpite dal sisma

Il consiglio dell'Acri ha attivato una raccolta fondi tra le proprie associate. Le erogazioni saranno finalizzate a iniziative post emergenziali

di Redazione

Si attesterà intorno ai 3 milioni di euro la raccolta fondi presso le proprie associate decisa nella riunione del Consiglio dell’Acri di ieri, mercoledì 15 settembre. Così a sette anni dal loro intervento a favore dell’Abruzzo e a quattro da quello per l’Emilia Romagna, le Fondazioni di origine bancaria si impegnano nuovamente in un’iniziativa di sistema per intervenire nella drammatica situazione che coinvolge le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto che ha devastato diverse aree dell’Italia Centrale. «Il sacrificio di vite umane è stato estremamente doloroso e ai famigliari delle vittime va il nostro più profondo cordoglio» afferma Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri, l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria.

«L’emergenza non può dirsi ancora pienamente finita, ma le popolazioni e il Governo, insieme agli Enti locali, già pensano opportunamente alla ricostruzione e al rilancio, per consentire a quelle comunità di conservare le proprie radici e le proprie identità» afferma Guzzetti. «Certamente anche le Fondazioni di origine bancaria daranno il loro contributo per mantenere coeso in quei luoghi il tessuto sociale e quello economico».

Le erogazioni saranno finalizzate a iniziative post emergenziali, puntuali e mirate, che saranno individuate sulla base di valutazioni congiunte con le Fondazioni operanti sui territori coinvolti, alle cui risorse deliberate per fronteggiare i danni del terremoto quelle raccolte da Acri andranno ad aggiungersi.

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