Cultura

Ecco il segreto di Alex

Zanardi ha tagliato l’ennesimo traguardo della sua vita. A Rio ha infatti confermato l’oro nella handbike conquistato quattro anni fa a Londra. Vita ha deciso di cercare di capire il suo segreto usando le parole raccolte dalle interviste che ci ha rilasciato in questi anni

di Redazione

«Affrontare le proprie sfide con coraggio e curiosità può portarci a trasformare anche le difficoltà più importanti in opportunità». Questa potrebbe essere il sottotitolo della vita di Alex Zanardi.

E viene voglia di credergli se dopo aver pronunciato queste parole è riuscito, tra le tante altre cose, a vincere, di nuovo dopo il successo di Londra, l’oro paralimpico di handbike a Rio 2016. Un successo che lo proietta nel mito sportivo e umano. Ma come si fa a trasformare qualla che sembrava una vita finita in un nuovo inizio altrettanto entusiasmante.


Zanardi esulta sul traguardo a Rio 2016


Per Zanardi, «la vita è sempre legata alla capacità nostra di farci le domande giuste, le risposte che il progresso ci ha dato sono giuste, ma soltanto noi possiamo decidere dove vogliamo andare. La vita cambia in base alla nostra capacità di dare le giuste risposte alle nostre domande. Credo che il senso più profondo della vita sia quello di farsi domande, di rapportarci con gli altri utilizzando l’esempio che gli altri ci possono dare. Poi dobbiamo essere in grado di riorganizzare tutti questi ingredienti e cercare la nostra strada».

Una capacità che dopo l’incidente in Formula Indi deve aver dovuto mettere a pineo regime. «Io non avevo certo progettando di trovarmi in un letto di ospedale a Berlino, eppure l’educazione, gli stimoli che mi sono arrivati dal mondo che mi circondava… quando ti capita di arrivare a casa da perdente devi cercare di trovare una nuova opportunità, per capire che ce la puoi fare. Avevo due possibilità: rinunciare o cercare di appassionarmi a un nuovo progetto. Ho scelto la seconda, perché nello sport avevo capito che la cosa più bella è lavorare al progetto più che raggiungerlo. Oggi sono una persona molto felice, talmente felice da dire che l’incidente è stata la cosa più bella che mi potesse capitare».

L’importanza degli esempi è fondamentale. E Zanardi sa bene di essere un esempio per tanta gente. «Se io sono riuscito a trasformare quello che mi è accaduto in una grande opportunità, voi potete tutto», ripete spesso. Ma non si tratta di immodestia. Lui steso spiegava a Vita che gli chiedeva Ogni giorno lei riceve mail da disabili. Cosa risponde loro?”, «non sono in grado di dare consigli. Io sono stato fortunato, spero però che dalla mia vicenda qualcuno prenda anche solo un po’ di coraggio per uscire dalle quattro mura di casa».

Eppure in fondo qualche consiglio Zanardi lo dà. «Non dovete mai perdere la vostra curiosità, continuare a chiedervi se la cosa che fate è realmente quello che desiderate». Che subito però trasforma in un augurio: «A voi auguro di trasformare tutte le cose che sarete destinati a vivere in opportunità. Molti di voi magari in certe difficoltà della vita vedranno solo le difficoltà, ma spero che troviate invece in quelle difficoltà la spinta per andare avanti».

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