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Egitto, la prima causa vinta contro la violenza sulle donne

Noha Elostaz è stata la prima donna in Egitto a vincere la causa contro gli abusi sessuali e le violenze che ha subito nel 2008 al Cairo. Per il suo aggressore tre anni di condanna. In Egitto le donne non denunciano quasi mai la violenza subita per la paura e la vergogna di essere emarginate. «Da poco però sento parlare di diversi casi di violenza che le ragazze stanno iniziando a raccontare. Ma la strada è ancora lunga», ha dichiarato Noha

di Anna Spena

Noha Elostaz, ha 34 anni e vive al Cairo. È stata la prima donna nel suo Paese a rompere quel tabù sociale che rende le donne che subiscono violenze due volte vittime: ha rotto il tabù del silenzio.

Infatti nel 2008 ha avuto il coraggio di denunciare l’uomo che l’ha aggredita e assalita, Sherif Gabreel, e ha rivelato alle forze dell’ordine tutti i dettagli dell’aggressione. Noha Elostaz è stata colpita dall’auto dell’aggressore che l’ha palpeggiata e trascinata per decine di metri, e mentre lei continuava a cadere a terra lui rideva.

Otto anni dopo la denuncia arriva la sentenza che condanna l’aggressore a tre anni. È stato il primo caso di violenza nei confronti delle donne, in Egitto, dove la giustizia è riuscita a fare – anche se molto lentamente – il suo corso.

Secondo uno studio delle Nazioni Unite nel 2013, il 99,3 per cento delle donne egiziane hanno sperimentato almeno una forma di molestia, e il 82,6 per cento ha detto di non sentirsi al sicuro per le strade. La situazione negli anni poco alla volta sta migliorando.

Le ragazze iniziano a denunciare le violenze e superano la barriera dell’immotivata vergogna. La giustizia pare stia iniziando a prendere più in considerazione i casi di violenza senza banalizzarli o isolarli, ma la strada da fare è ancora lunga. «Da un po’ di tempo sento parlare di diversi casi di violenza perché le ragazze iniziano a denunciare», ha dichiarato Noha Elostaz.

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