Non profit
Zamagni: donazioni per il terremoto, è fondamentale la trasparenza
Stefano Zamagni, presidente della Fondazione Italia per il dono, interviene sulla questione della trasparenza sollevata da VITA. «Dobbiamo fare un salto culturale, non basta la buona intenzione di aiutare occorre che poi l'azione conseguente aumenti il bene e sia verificabile. La Fondazione Italia per il dono è una piattaforma che facilita questa crescita culturale e operativa».
«Avete batto bene a sollevare la questione della trasparenza delle raccolte fondi per l'emergenza (qui), è un problema che si ripropone dopo ogni catastrofe in Italia o all'estero». dice subito il professor Zamagni che già nel 2011 come presidente dell'Agenzia per le Onlus aveva pubblicato delle Linee Guida.
Già professore, ma che fare?
Zamagni: Bisogna accellerare una crescita culturale nella coscienza media degli italiani, molto attenti output e molto meno all'outcome. Ovvero, capci di mobilitarsi con un'intenzionalità buona ma assai meno attenti ai risultati dell'azione. È un po' una nostra caratteristica, eppure già San Tommaso diceva che un'azione buona quando soddisfa due condizioni: la retta intenzione, l'intenzione di bene ma anche la tensione a un risultato che oggettivamente aummenti il bene. Insomma l'intenzionalità è valida ma non sufficiente, bisogna perseguire il fine con una progettualità.
Giusto, ma qui siamo ai principi. Concretamente cosa fare? Lei è presidente della Fondazione Italia per il dono, è da questo punto di vista uno strumento utile per accellerare operativamente questo salto di coscienza?
Fondazione Italia per il dono onlus (F.I.Do) si mette a disposizione offrendo la propria infrastruttura per facilitare gli atti donativi garantendo i massimi benefici fiscali previsti per legge. La flessibilità che la contraddistingue, la rapidità con cui può destinare risorse monitorandole in modo trasparente sulla base delle indicazioni date dai donatori, fa di F.I.Do un soggetto particolarmente efficace nella gestione degli aiuti in caso di calamità naturali come quella che purtroppo si sta vivendo.
F.I.Do si pone al servizio del donatore con strumenti immediati e funzionali capaci di trovare le soluzioni più idonee e mirate per soddisfare le proprie esigenze filantropiche. Nel caso specifico chiunque può aprire, a costo zero, un fondo presso la Fondazione e raccogliere donazioni a favore delle popolazioni terremotate usufruendo dei benefici fiscali previsti per legge. Una volta raccolta la cifra desiderata il donatore dovrà decidere come meglio impegnare le risorse donate e su quali bisogni intervenire. F.I.Do garantisce l’attivazione della rete e delle relazioni esistenti con il mondo Istituzionale, non profit e della filantropia istituzionale, verificando la presenza e la bontà di progetti ed interventi che possano rispondere alle esigenze specifiche del donatore, garantendo un’attività di monitoraggio e due diligence. Solo così e con l’aiuto di tutti e con i giusti strumenti anche di fronte a una tragedia come quella attuale è possibile ripartire. Tutti dobbiamo e possiamo contribuire attivamente alla ricostruzione di quanto distrutto in totale trasparenza e con le giuste garanzie.
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