Sostenibilità

Domenica andiamo tutti nei musei, i biglietti finanzieranno la ricostruzione

Dario Franceschini ha preso un’iniziativa intelligente e anche altamente simbolica. L’annuncio è di stamane: “Tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati”. Finanzieranno la ricostruzione dei beni artistico e culturali colpiti dal terremoto, ben 293

di Redazione

“Cosa saremmo se non ci fossero i musei, come saremmo peggiori?” si chiede Aleksandr Sokurov in Francofonia, suo ultimo e imperdibile film (qui una recensione). Continua Sokurov: “Tra le istituzioni della società i musei sono l'unico luogo in cui materialmente viene mostrato il ruolo dell'arte nella formazione della coscienza umana, della civiltà. I musei sono i depositari della cultura, della nostra cultura e perciò della nostra identità. Senza loro saremmo esseri persi”, sottolinea il regista russo. I musei, infatti, sono lì anche per ricordarci come sia facile per la civiltà, per qualsiasi civiltà, smettere di esistere, e quindi quanto sia importante puntellare l’edificio sociale giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, guerra dopo guerra e anche pace dopo pace, terremoto dopo terremoto.

Non sappiamo se il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo abbia visto il il film di Sokurov e abbia fatto questi ragionamenti, non sappiamo se abbia pensato che le pietre secolari dei centri marchigiani e laziali rasi al suolo dal terribile terremoto del 24 agosto fossero così intrinsecamente legati ai corpi di chi le abitava e di oggi non c’è più, fatto sta che Franceschini ha preso un’iniziativa intelligente e anche altamente simbolica. L’annuncio è di stamane: “Tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati”, Dario Franceschini ha cioè invitato tutti gli italiani ad "andare nei musei in segno di solidarietà con le popolazione coinvolte dal sisma della scorsa notte".

Grazie a questa prima misura straordinaria – che si aggiunge a quelle già ordinariamente previste e alle ulteriori misure che il governo adotterà – il Mibact destinerà gli incassi dei musei e delle aree archeologiche statali di domenica 28 agosto a interventi sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma. Bene.

C'è tanto da ricostruire dal Museo Civico alla Chiesa di Sant'Agostino e alla Basilica di San Francesco di Amatrice, dalla trecentesca Chiesa di Santa Croce di Arquata del Tronto all'Eremo della Madonna della Stella a Poggiodomo, in provincia di Perugia. E ancora, dalle crepe del Duomo di Urbino, ai danni alla Basilica di S. Benedetto e le mura di Norcia ai crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino. "Ci sono 293 beni immobili di valore culturale crollati o gravemente danneggiati" nel raggio di 20 km dall'epicentro del terremoto tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. 293 beni culturali ha censito il ministero.

In cover la trecentesca la Chiesa di S.Agostino di Amatrice con il suo portale gotico

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