Cultura

Dislessia, chi l’ha detto che è un handicap?

Dal 22 al 25 settembre 2016 a Londra va in scena la Design Dyslexic. Un Festival, sostenuto dalla British Dyslexia Association, dove saranno esposte, presso la designjunction, a King Cross, le opere di otto tra artisti e designer dislessici. L'obiettivo? «Spiegare la relazione fitta tra la dislessia e le capacità creative dei soggetti», dice il designer Jim Rokos promotore del festival

di Anna Spena

Da Vinci, era dislessico. Eppure questo non gli ha impedito di diventare il grande Leonardo. L’attore Orlando Bloom, bellissimo e dislessico pure lui, più volte ha dichiarato: «La dislessia è un punto di forza grazie al quale i bambini possono sviluppare meglio la propria creatività». John Lennon. Un cantate dei Beatles dislessico? Sì. Ma questo non ha ostacolato la sua brillante carriera. Anzi, sono in tantissimi a sostenere che ci sia una relazione fitta, tra la dislessia e le capacità creative dei soggetti che ne soffrono.

La dislessia colpisce il 4% della popolazione mondiale, e ne è convinto il designer Jim Rokos, non può essere considerata un disturbo dell’apprendimento. Tanto che, per sfatare il mito su questa “finta disabilità” il prossimo 22 settembre Londra mette in piedi un Festival, sostenuto anche della British Dyslexia Association, lungo quattro giorni, la “Design Dyslexic”, una mostra a cui parteciperanno otto artisti dislessici per raccontare l’altro aspetto della dislessia.

Ad ospitare lo le opere di diversi designer dislessici la sede londinese della designjunction, a King Cross. I lavori dei design dislessici spazieranno in diversi campi: dall’architettura alla moda; dal design industriale alle decorazione d’interni; dall’illustrazione all’arte.

L’obiettivo principale del Design Dyslexic è quello di cancellare lo stigma di essere additato come “persona dislessica” e vedere, invece, la dislessia come un “dono”.

«Questa è una cosa che mi sta molto a cuore», dichiara Deborah Spencer, direttore creativo di designjunction. «Io sono stata una bambina dislessica, ed è stato proprio questo ad avvicinarmi al mondo dell’arte e del design. Per certi aspetti questo mi ha definito come persona».

Il logo Dyslexic design è realizzato con un font disegnato dal designer Daniel Britton: «Il carattere che ho utilizzato è in grado di diminuire i tempi di lettura tra un non dislessico e un dislessico. L’ho realizzato per far capire alle persone non dislessiche l’imbarazzo e la frustrazione che si prova tutti i giorni anche nelle letture più semplici».

Nella foto in copertina l’opera realizzata da Kristjane S Williams; nella seconda immagine Jim Rokos

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