Politica

Sala: con me Milano avrà un reddito di maternità

Il candidato del centrosinistra ha voluto presentare il suo pacchetto di proposte sul welfare nella sede della nostra redazione milanese. Oltre all'iniziativa a favore delle nuove famiglie previsto un Piano contro la povertà: «Con me il Terzo settore non sarà solo un portatore d'acque, ma un soggetto con cui confrontarsi strategicamente»

di Redazione

Nel rush finale di questa tiratissima corsa a sindaco di Milano, il candidato per il centrosinistra Beppe Sala ha chiesto ospitalità alla redazione centrale di Vita (in via dei Missaglia 89, periferia sud del capoluogo lombardo, di fronte al quartiere popolare del Gratosoglio) per illustrare insieme all’assessore al Welfare uscente Pierfrancesco Majorino un pacchetto di proposte sociali sotto il titolo “Nessuno Indietro”.

  • Il progetto prevede un corposo investimento contro le povertà: si passerebbe dai 26,7 milioni di euro l’anno impegnati dall’amministrazione Pisapia (e prima ancora i 18,8 milioni della giunta Moratti) a 42 milioni (grazie anche ai contributi statali). Ai tradizionali contributi per le famiglie, per le famiglie con disabili e altri ancora vincolati a livello nazionale (18 milioni) si aggiunge una nuova misura di sostegno al reddito comunale con una dotazione di 24 milioni.
  • Un altro capitolo è dedicato al supporto degli anziani in difficolta per cui si prevede un contributo economico di 500 euro al mese e un investimento di 12 milioni di euro per attivare interventi di assistenza domiciliare gratuita («da progettare insieme agli enti del Terzo settore», ha tenuto a sottolineare Majorino) destinati agli over 60 che non accedono ancora alla pensione (nemmeno quella sociale) a cui si aggiunge un bonus di mille euro a famiglie per servizi di badante “certificata” a disposizione di 2mila nuclei familiari. U
  • Un’eventuale giunta Sala introdurrebbe poi una sorta di una tantum da 1.500 euro di contributo per 3mila mamme (ribattezzato reddito di maternità) e nuove famiglie (da assegnarsi in base al reddito) per il pagamento delle rette d’asilo, tate “certificate” e beni legati ai primi mesi di vita del bambino (pannolini, omogeneizzati…). Sala e Majorino propongono poi un piano per l’odontoiatria sociale da 3 milioni di euro da stanziare per un rimborso di 500 euro l’anno.
  • Infine l’idea di tenere a Milano entro ottobre gli Stati generali contro la povertà, in modo da partire con l’attuazione del Piano dal primo gennaio 2017.

«Queste sono le idee che mettiamo sul piatto, che però vogliamo discutere insieme a voi», ha chiosato Sala parlando di fronte a una folta platea di cooperatori e operatori sociali intervenuti nel corso della presentazione, durante la quale oltre allo stesso Sala e Majorino hanno preso la parola la ginecologa Alessandra Kustermann (ideatrice della proposta sul reddito di maternità), don Virginio Colmegna della Casa della Carità, Riccardo Bonacina, Massimo Ferlini (membro del consiglio di indirizzo della Fondazione Welfare Ambrosiano) e Maria Grazia Campese (presidente della cooperativa sociale Spazio Aperto Servizi della rete Cgm). «Nella mia concezione», ha concluso il candidato sindaco, «il Terzo settore non va utilizzato esclusivamente come portatore d’acqua, ma va interpellato fin da subito quando si costruiscono le strategie di intervento. Su temi delicati come per esempio quello dell’accoglienza che inevitabilmente inciderà sul modello di città verso cui vogliamo andare, la capacità di una città di essere davvero comunità farà la differenza».

Foto di Antonio Mola

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