Politica
Gori: “Bergamo è contro l’azzardo, tra poche ore in Giunta la limitazione degli orari di gioco”
Bergamo varerà nei prossimi giorni un regolamento fortemente innovativo che vieta la vendita di qualsiasi tipologia di gioco nelle fasce orarie più critiche. Lo ha annunciato poco fa il sindaco Giorgio Gori, intervenendo al Convegno di Anap-Confartigianato svoltosi al Teatro Sociale. Nel 2015, sono stati spesi più di 200milioni di euro in azzardo legale: una situazione insostenibile, per una città di 120mila abitanti.
"Presto un regolamento no slot anche a Bergamo, questione di giorni". Lo ha dichiarato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori intervenuto poco fa al partecipatissimo convegno – più di 400 persone – “Il gioco è VITA se…” promosso da Confartigianato Persone – Gruppo Regionale ANAP Lombardia in collaborazione con il nostro magazine.
In provincia di Bergamo, ha osservato il Sindaco, la spesa in azzardo "è di 2500 euro a persona. Sono 300milioni di euro l'anno quelli buttati in questo buco nero. Le persone in cura per forme di patologia e dipendenza legate all'azzardo presso il Sert di Bergamo, nel 2014, sono state 220. Ma sono solo la punta dell'iceberg. I giocatori problematici si stima siano tra il 2,5 e il 4,5% della popolazione. Parliamo di 4-5000 persone in città e di 40mila persone in provincia. Se questi sono i dati – prosegue il sindaco Gori – capite che non possiamo stare a guardare, ma dobbiamo agire e fare qualcosa".
Qualcosa, in verità, a Bergamo hanno già fatto, dando attuazione alla Legge Regionale No Slot della Lombardia che, osserva Gori, "ha posto il limite fisico di 500 metri dai luoghi sensibili per le rivendite di gioco d'azzardo legale, è una legge molto importante che non tutte le Regioni hanno e di cui io sono grato alla Regione e a Viviana Beccalossi che si è battuta perché questa legge ci fosse".
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A Bergamo abbiamo detto di no a sponsorizzazioni importanti che potevano essere anche utili in termini economici alle nostre attività culturali, ma nostro dovere era compiere una scelta. Abbiamo fatto un'indagine e abbiamo cercato di valutare l'impatto dell'azzardo sulla vita e gli stili di vita dei nostri cittadini, abbiamo avviato controlli con le polizie locali.
Giorgio Gori
In provincia di Bergamo la spesa in azzardo è di 2500 euro a persona. Sono 300milioni di euro l'anno quelli buttati in questo buco nero. I giocatori "problematici" si stima siano tra il 2,5 e il 4,5% della popolazione. Parliamo di 4-5000 persone in città e di 40mila persone in provincia. Sono "numeri" che travolgono le attività lavorative, la vita famigliare. Le nostre comunità sono profondamente minate dalle patologie legate all'azzardo
Giorgio Gori
Gori ha poi parlato del grande lavoro di ricerca e di indagine sull'impatto dell'azzardo sulle vite dei cittadini bergamaschi e ha annunciato che,
nelle prossime ore verrà portato in Giunta e, il 6 giugno, in Consiglio comunale un provvedimento di forte restrizione degli orari di gioco.
Il sindaco Gori ha poi aggiunto che "la limitazione oraria che stiamo per introdurre a Bergamo e che, sono sicuro, non passerà inosservata non riguarderà solo le slot machine e le sale gioco, ma tutti e ribadisco tutti i giochi d'azzardo. I dati che abbiamo raccolto ci dicono che forme di gioco apparentemente innocue come i gratta e vinci generano forme di dipendenza e di impoverimento delle famiglie ugualmente dannose e da arginare. Lavoreremo anche sulla comunicazione, andremo là dove ci sono le persone. Avvieremo una campagna di informazione che durerà un anno e andremo ovunque, anche sui sacchetti del pane grazie alla collaborazione della associazioni, dei comitati e dei cittadin"i.
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