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Al World Humanitariam Summit bambini al centro
A Istanbul durante un evento collaterale si è parlato della violenza nei confronti dei minori che «è universale e ha enormi conseguenze sui bambini», come ha ricordato Barbara Ammirati, Advocacy Advisor di Sos Villaggi dei Bambini Internazionale e del Partenariato globale per porre fine alla violenza contro i bambini.
di Redazione
È in corso a Istanbul il World Humanitarian Summit (Whs). Sos Villaggi dei Bambini ha partecipato a un evento collaterale al summit umanitario in qualità di membro dell'Alleanza per la protezione dell'infanzia (che vede insieme ChildFund Alliance, Global March, la Fondazione Kailash Satyarthi, Plan International, Save the Children, Terre des Hommes, Unicef, War Child UK e World Vision International).
L’evento dal titolo "Leaving No Child Unprotected: Child Protection across the Development and Humanitarian Divide” ha visto numerosi interventi. «La violenza contro i bambini è universale e ha enormi conseguenze per loro» ha continuato Barbara Ammirati, Advocacy Advisor di Sos Villaggi dei Bambini Internazionale e del Partenariato globale per porre fine alla violenza contro i bambini. «La violenza, l’abuso e l’abbandono sono cause importanti di separazione dei bambini dalle famiglie e molto spesso la separazione aggrava la loro vulnerabilità alla violenza ripetuta».
«Nessun Paese è immune alla violenza perpetrata nei confronti dei bambini ogni giorno», ha detto Susan Bissell, direttore del Partenariato globale per porre fine alla violenza contro i bambini. «Conosciamo tutti il sentimento di indignazione e di dolore ogni volta che ci giungono notizie di un altro bambino ucciso, abusato, violentato, venduto. E conosciamo la rabbia nel vedere i bambini che muoiono tentando di fuggire dalla Siria o quando l’ennesima scuola viene rasa al suolo. La comunità internazionale si è posta obiettivi per assicurare la sicurezza e la protezione dei bambini nell’Agenda 2030. Per fare questo è nato un partenariato globale per porre fine alla violenza contro i bambini. C’è bisogno di impegno e azioni concrete».
«Vediamo ogni giorno come la vita dei bambini sia lacerata dalla guerra. Vengono separati dalle loro famiglie, feriti o uccisi da attacchi indiscriminati, derubati di scuole e ospedali», ha dichiarato Rob Williams, Ceo di Warchild. «Il sistema umanitario sta fallendo. I sistemi di protezione dell'infanzia e l'istruzione in situazioni di emergenza sono cronicamente sottofinanziati. Gli Stati non rispettano il diritto umanitario internazionale».
Helle Thorning-Schmidt, Ceo di Save the Children International ha dichiarato: «Sono lieta di partecipare a questa importante discussione e portare l'attenzione alla tutela dei minori come una componente trascurata nella risposta umanitaria. In tempi di crisi, i bambini sono particolarmente vulnerabili. Vengono separati dalle loro famiglie, viene loro negato l'accesso all'istruzione, sono fisicamente o sessualmente abusati. Stiamo anche vedendo una tendenza preoccupante in cui i bambini sono i primi bersagli della violenza. Sappiamo che gli interventi giusti, al momento giusto, possono prevenire queste situazioni e salvare vite umane. È per questo che chiediamo a tutti i soggetti interessati di intensificare il loro finanziamento».
«La violenza contro i bambini è ingiustificabile e prevenibile», ha chiosato Solène Edouard, Global Protection Advisor in ChildFund Alliance. «Gli Opinion leader devono capire che le esigenze di tutela dei minori sono urgenti. Rafforzare i sistemi di protezione dell'infanzia è uno dei modi più efficaci per costruire la resilienza e la promozione dello sviluppo sostenibile. E l'esperienza dimostra che quando i bambini sono protetti in modo efficace e globale, altri sforzi umanitari hanno più successo. Insieme dobbiamo aumentare la consapevolezza dell'importanza, della rilevanza e dell'urgenza della tutela dei minori in situazioni di emergenza».
In apertura foto di Robert Atanasovski/Afp/Getty Images
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