Politica

Azzardo e Stabilità 2016: Governo, Regioni e Enti locali alla prova dei fatti

Si terrà giovedì alle 15 la Conferenza Unificata che, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, dovrebbe riorganizzare il sistema della vendita e della rivendita di azzardo legale sui territori tendendo conto dei principi inderogabili e costituzionalmente garantiti di tutela della salute, ordine pubblico e sicurezza per tutti i cittadini. Ai comuni verrà lasciata autonomia di decisione su distanze e orari di apertura dei locali o assisteremo all'ennesimo tentativo di azzerare il principio di sussidiarietà?

di Marco Dotti

Doveva essere convocata entro il 30 aprile, ma con un ritardo di qualche giorno ecco finalmente il Governo alla prova dei fatti. Giovedì 5 maggio 2016, alle ore 15.00, presso la Sala riunioni del I piano di via della Stamperia, n. 8, in Roma, la Conferenza Unificata, organo che istituzionalmente dovrebbe favorire una cooperazione fra l'attività statale e il sistema delle autonomie su alcune materie di comune interesse, si riunità per decidere o quanto meno per discutere su quanto previsto nella Legge di Stabilità 2016 in tema di rete di vendita e rivendia dell'azzardo legale.
Vediamo nello specifico su che cosa sarebbero tenuti a discutere in Conferenza Unificata, ricordando che solo una decisione all'unanimità potrebbe poi portare a decisioni vincolanti.

Perché?

A quattro mesi dalla sua aprovazione, siamo ancora in attesa dei decreti attuativi delle disposizioni di "contenimento" dell'azzardo e della pubblicità dell'azzardo previsti nela stessa Legge di Stabilità 2016 che il Mef avrebbe dovuto fare. Chiaramente, gli interessi dei portatori di interesse (alias concessionari, gestori e chi più ne ha più ne metta) è però concentrato sulla rete di vendita e rivendita e sui problemi che dal loro punto di vista percepiscono più urgenti, anche se forse non lo sono per il resto del Paese. Per il Paese l'urgenza è ben altra, anche in tema di azzardo. Lo testimonia il grande numero di Comuni che in questi primi mesi del 2016 hanno proceduto deliberando Regolamenti e Ordinanze (150 in tutto) e la mobilitazione di Slot Mob prevista per questo venerdì.

Su cosa fanno pressione i "soggetti economici" (così si esprimeva una prima formulazione dell'articolo della Stabilità 2016, poi emendato, che li voleva al tavolo con Regioni e Comuni)? Semplice, i privati puntano a piegare a proprio vantaggio un prospettato ricambio del parco macchine, sul quale si è scatenata una vera e propria lotteria (chi cambierà cosa?) e sulla volontà da parte dei privati concessionari di intervenire su distanze da luoghi sensibili e limitazioni orarie per l'apertura di sale o l'operatività delle macchinette introdotti da (alcune) leggi regionali (ad oggi 15) e dalle centinaia di regolamenti e ordinanze comunali, che sono di fatto gli unici punti a infarstidirli e a intervenire sul lato critico di questo business, ovvero l'offerta.

Ma davvero la Legge di Stabilità 2016 dà mandato alla Conferenza Unificata di intervenire su questi tre punti? Leggiamo.

L’articolo 1 comma 936 della Legge di Stabilità 2016 è molto chiaro sul mandato. Sottolineiamo i nodi da non dimendicare:

Entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definite le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell'ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età. Le intese raggiunte in sede di Conferenza unificata sono recepite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti.


Livelli di criticità e intervento

L’oggetto della Conferenza unificata, come delineato dal comma 936 dell’ultima Legge di Stabilità quello di definire le caratteristiche dei punti di vendita e raccolta del gioco pubblico in ogni sua forma, ordine e grado, al fine di interventire sui tre livelli di criticità del problema identificati dalla Legge di Stabilità. Tutto il resto, a parere di chi scrive, non rientra nell'oggetto del contedere o del discutere o del dialogare, se si preferisce questo termine molto abusato.

Queste criticita sono legate tanto alla distribuzione territoriale ritenuta da tutti, almeno a parole, eccessiva rispetto alla presenza su tutto il territorio italiano di offerta di gioco, in particolare offerta di gioco tramite "macchinette", quanto alla concentrazione territoriale di quella distribuzione. C'è dunque un doppio livello di problema: l'azzardo è diffuso in ogni tipo e ordine di locale, dai bar alle tabaccherie, e questa diffusione – che fa problema in sé – diventa ancora più problematica quando si concentra su alcuni territori.

A tal fine, la Legge di Stabilità 2016 prevede di intervenire su quattro elementi legati a quelle criticità e a ciò che chiama “sicurezza”.

Salute, sicurezza, ordine pubblico e Costituzione

Il passaggio è delicato e da non sottovalutare, perché in Stabilità 2016 si parla di interventi di sicurezza a tutela della salute e dell'ordine pubblico. Oltre che a tutela della pubblica fede dei giocatori; per la prevenzione del rischio di accesso dei minori a ogni ordine di gioco e grado.

Non c'è ragione per non credere che quando si parla di salute e sicurezza e ordine pubblico, si stia parlando di salute così come delineata dalla Costituzione che, all'articolo 32 prevede che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" e all'articolo 41 prevede che "l'iniziativa economica privata è libera", ma "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana".

Alla prova dei fatti, le intese fra Stato, Regioni ed Enti dovrebbero tener conto dei problemi sollevati dalla distribuzione territoriali dell’offerta di gioco pubblico e dalla concentrazione del gioco pubblico.

Le ricadute dei problemi del gioco d'azzardo legale non riguardano infatti unicamente “i giocatori”, ma l'ordine pubblico, non a caso menzionato nelll’articolo 1 comma 936 della Legge di Stabilità. A noi pare che la ratio della norma sia quella di rafforzare la tutela costituzionale della salute del cittadino e il presidio dell’ordine pubblico. Al giocatore la Legge di Stabilità 2016 chiede venga garantita una maggiorazione di tutela laddove parla di “pubblica fede”.

E i minori? Ai minori, per i quali è già fatto divieto di gioco, viene garantita una maggior tutela in termini di prevenzione di riscio di accesso (la Legge di Stabilità 2016 parla appunto di accesso, non di gioco) ai locali che vendono gioco pubblico.

Questo è quanto prevede l'articolo 1, comma 936, della Legge di Stabilità.

In copertina: Getty

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