Non profit
Slot Mob scrive a Mattarella: “Contro l’azzardo, per il bene comune”
"Si può rispondere all’effetto devastante dell’incentivazione legale dell’azzardo solo a partire dal legame sociale. Lo Stato segua l’esempio dei cittadini responsabili. Chiediamo al nostro Presidente di rispondere al nostro appello per far togliere la gestione dell’azzardo alle società commerciali che non possono far altro che incentivarlo per trarne profitto".
di Redazione
"Caro Presidente…". Il movimento Slot Mob – dopo l'incontro alla Camera dei Deputati del 12 aprile scorso, non si ferma e, in vista delle manifestazioni che il prossimo 7 maggio vedranno coinvolti centinaia di bar slot free e migliaia di cittadini in tutta Italia – prende carta e penna e scrive al Presidente Sergio Mattarella. Ecco alcuni passaggi della lettera, che trovate integralmente in calce a questo articolo (l'invito è a compilarla con i vostri dati e spedirla al Presidente):
con la scusa di legalizzare il cosiddetto “gioco” d’azzardo, i legislatori italiani si sono mossi come degli apprendisti stregoni trasformando il Paese in un casinò diffuso nel pieno della crisi economica e morale più dura del dopoguerra.
Bisogna agire alla radice e riconoscere – osservano da Slot Mob – che è lo Stato sta vivendo una pericolosa crisi astinenza del denaro che arriva dal settore dell’azzardo, appaltato a grandi società commerciali transnazionali. Occorre "recidere questo vincolo per rimettere in discussione l’intera materia in modo democratico e partecipato".
Senza una diversa economia, capace di generare benessere per tutti, vinceranno sempre le lobby, come si è visto nel tentativo fallito di imporre il ragionevole divieto assoluto di pubblicità dell’azzardo. Esistono gruppi di potere trasversali capaci di cambiare le leggi dalla sera alla mattina umiliando le reti di cittadinanza attiva e le amministrazioni comunali che cercano di recuperare sovranità sui loro territori.
L'appello è dunque a Mattarella al custode della Costituzione democratica fondata sul lavoro perché
faccia valere la sua autorevolezza, anche con un semplice messaggio al Parlamento, incapace di agire in questo campo e al Governo che, sull’azzardo, dimostra di avere le idee confuse sul bene comune perché mette sullo stesso piano, in maniera contraddittoria, "le esigenze di tutelare la salute pubblica, combattere l’illegalità e dare un apporto all’erario".
Il 12 aprile 2016, nella conferenza stampa di presentazione a Palazzo Montecitorio, Slot Mob si è definito come «movimento di democrazia economica per la giustizia sociale» esprimendo, senza equivoci e tentennamenti, l’intenzione di voler rimettere in discussione la concessione del settore dell’azzardo legale alle concessionarie che, oggi, usano il paravento dello Stato per gestire privatissimi e biasimevoli profitti.
Immagine in copertina: photo credit TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
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