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Riforma Terzo Settore, in aula il 16 marzo
Dopo l’appello di Riccardo Bonacina la riforma è stata calendarizzata a Palazzo Madama. Luigi Bobba, il sottosegretario al Welfare, spiega a Vita.it tutte le novità del testo
di Redazione
Il Governo batte un colpo, in risposta all’appello di Riccardo Bonacina, venerdì pomeriggio, finalmente, la Riforma del Terzo settore, impresa sociale e Servizio civile è ripartita con il turbo e con tempi contingentati. Dopo mesi e mesi di melina e le centinaia di emendamenti più o meno speciosi, in un solo pomeriggio sono stati approvati 4 articoli (1, 2, 3 e 5) sui 10 di cui complessivamente è composta la Legge delega.
Non solo sono ripartiti speditamente i lavori nella Commissione Affari costituzionali del Senato, ma è stata calendarizzata la discussione in Aula prevista per il prossimo 16 marzo, motivo per cui la restante discussione in Commissione dovrà essere contenuta nei 10 giorni prossimi.
«La lettera a Renzi di Bonacina ha certamente contribuito a dare la sveglia, dando il senso che ulteriori ritardi Parlamentari non sarebbero stati tollerati né dagli osservatori più autorevoli né dalla società civile», sottolinea un soddisfatto Luigi Bobba, il sottosegretario al Welfare che segue per il Governo il cammino della Riforma in aula e fuori.
Nei quattro articoli approvati quali le novità? Chiediamo all’on. Bobba.
«All’art. 1 ora la definizione di Terzo settore è più completa e ricomprende tutte le sue anime con la nuova definizione “Per Terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”. Non solo riguardo le finalità ma anche le attività quando si specifica che esse “promuovono e realizzano attività di interesse generale, mediante forme di azione volontaria e gratuita, di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi”. Sempre nello stesso articolo viene giustamente specificato che “Alle fondazioni bancarie, enti che concorrono al perseguimento delle finalità della presente legge, non si applicano le disposizioni contenute in essa e nei relativi decreti attuativi”».
Altre novità?
«Importante anche all’Art. 5 la ridefinizione dei Centri di servizio per il volontariato che tanto dibattito aveva suscitato. Nella nuova formulazione, i Centri di servizio possono essere promossi da tutte le realtà di Terzo settore anche se la governance deve essere controllata dalle sole realtà di volontariato. Riguardo ai servizi essi possono essere erogati a tutte le realtà del Terzo settore che prevedano la presenza di volontari.»
Riguardo i tempi di approvazione?
«Dovremmo finire i lavori in Commissione entro il 15 marzo essendo prevista la discussione in Aula il 16 marzo. Alla Camera è già stata programmata la discussione a inizio maggio, ma confido si possa trovare una finestra anche nel mese di Aprile. Insomma siamo sul rettilineo finale. Ed era ora»
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