Sostenibilità
A Copenaghen i rifiuti organici diventano fonte di reddito
Nella capitale danese è in costruzione un termo-valorizzatore avveniristico che sarà anche il più grande centro sportivo della città con tanto di piste da sci e pattinaggio. Una collina di 85 metri d’altezza destinata all’attività fisica
di Redazione
Un super-impianto di smaltimento della spazzatura completamente waste-to-energy, ispirato all’idea di non sprecare energia ed anzi produrla e utilizzarla al meglio, sarà completato entro il 2017 alla periferia di Copenaghen e sostituirà la vecchia centrale elettrica Amagerforbraending o Amager Bakke in funzione da più di 40 anni.
Grazie all'intuizione dell’architetto Bjarke Ingels e al suo ingegnoso progetto, infatti, sarà edificato un termo-valorizzatore all’interno di un quartiere residenziale prossimo alla realizzazione, in cui si bruceranno rifiuti organici per fornire riscaldamento ed energia elettrica alle abitazioni vicine.
Sarà unico al mondo, per le tecnologie adottate e il grande impatto sociale. Il termovalorizzatore di Amager Bakke brucerà rifiuti organici per teleriscaldare 160.000 abitazioni e fornire energia elettrica a 62.000 utenze. Allo stesso tempo diventerà uno dei più grandi centri sportivi della capitale danese, con tre piste per sciare d'inverno e pattinare d'estate, sentieri per corsa e trekking, prati per passeggiare e fare picnic. Con i suoi 85 metri di altezza, la centrale diventerà la collina di Copenaghen, dalla quale si potrà dominare la città.
Entro il 2050 la Danimarca punta a soddisfare il cento percento del suo fabbisogno energetico con la lotta agli sprechi, le fonti rinnovabili e un sistema di reti elettriche basate su algoritmi, per modulare la produzione e far convergere l'energia dove c'è bisogno e quando c'è bisogno. Gli impianti di teleriscaldamento coprono più del sessanta per cento della produzione. Oltre l'ottanta per cento del calore è ottenuto da centrali di cogenerazione, che producono elettricità e riscaldamento. Il vento fornisce già il venticinque percento del fabbisogno complessivo. Obiettivo intermedio – entro il 2020 – sarà il cinquanta percento di elettricità eolica e il trentacinque percento di fonti rinnovabili.
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