Politica
Povertà, disabilità, ricerca: così è cambiata la Legge di Stabilità
La Camera avvia l'esame della legge di stabilità. Ecco alcuni cambiamenti introdotti in Commissione Bilancio
Come è cambiata in Commissione la legge di stabilità che l'Aula della Camera esaminerà oggi pomeriggio? Un panorama saltellando qua e là (qui tutti gli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio)
Lotta alla povertà
I 380 milioni di euro finalizzati per l’avvio di una misura di contrasto alla povertà destinata all’estensione della SIA su tutto il territorio nazionale andranno in maniera prioritaria non più a «nuclei familiari con figli minori» ma più specificatamente «in modo proporzionale al numero di figli minori o disabili». Viene soppresso il criterio preferenziale, inserito nel corso dell’esame al Senato, riguardante le famiglie aventi figli minori inseriti nel circuito giudiziario. Si terrà conto invece della presenza in famiglia di donne in stato di gravidanza. Un emendamento del Governo va a rideterminare le risorse stanziate per il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale: per il 2016 il fondo perde i 54 milioni di euro che avrebbero dovuto dalla fine della disoccupazione per i cococo, mentre il finanziamento per il 2017 è ridotto a 30 milioni. Resta invariato l’importo, pari a 54 milioni di euro annui, a decorrere dal 2018. La modifica è da mettere in relazione alle misure introdotte introdotte ai commi 165-bis e seguenti, tra cui appunto la proroga dell’indennità di disoccupazione per i titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL), riconosciuto anche agli eventi di disoccupazione che si verificheranno dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, nel limite di 54 milioni di euro per il 2016 e 24 milioni di euro per il 2017.
Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
Anche nel Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile sparisce il riferimento prioritario a progetti ed attività educativi rivolti ai minori inseriti nel circuito giudiziario. Si dettagliano le condizioni del rapporto con le fondazioni, che dovranno fare un versamento su un conto corrente postale. Il riconoscimento del credito viene legato alla trasmissione all’Agenzia delle entrate della delibera di impegno irrevocabile e viene disposta la responsabilità solidale di tutte le fondazioni in caso di mancato versamento. La cessione del credito d’imposta viene esentata dall’imposta di registro.
Fondo per il sostegno di persone con disabilità grave prive di legami familiari
Il fondo nascerà presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (non più presso il Ministero dell’economia e delle Finanze), avrà come previsto una dotazione di 90 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016 e sarà destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi recanti misure per il sostegno di persone con disabilità grave prive di legami familiari. Sparisce quindi il riferimento alle condizioni di indigenza. Ottimo.
Fondo per i soggetti con disturbo dello spettro autistico
I commi 218-bis 218-ter istituiscono, presso il Ministero della salute, il Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico con una dotazione di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2016. Il fondo è istituito per dare attuazione alla legge n.134/2015, già accusata di essere una legge-cornice vaga, proprio perché senza alcun finanziamento. I criteri e le modalità di accesso al Fondo sono demandati ad un decreto del Ministro della salute da adottare, previa intesa in sede di Conferenza unificata, entro 60 giorni dall’entrata in vigore delle legge di stabilità 2016. I 5 milioni vengono dal Fondo per gli interventi strutturali di politica economica, che è ridotto di conseguenza.
Vita indipendente
Si aggiunge anche il comma 220-bis che autorizza la spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2016 per il potenziamento di progetti riguardanti misure per rendere effettivamente indipendente la vita delle persone affette da disabilità grave, come fra l’altro previsto dalla legge 162/1998 Modifiche alla L. 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave. Anche qui i soldi vengono dal Fondo per gli interventi strutturali di politica economica.
Staminali, Sla e malattie rare
Via il vincolo per la sperimentazione clinica di fase II basata sul trapianto di cellule staminali cerebrali umane in pazienti affetti da SLA, ora una quota del Fondo sanitario nazionale, per un importo fino a 2 milioni di euro per il 2017 e fino a 4 milioni di euro per il 2018 sono destinate per lo svolgimento di una o più sperimentazioni cliniche concernenti l’impiego di medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali per la cura di malattie rare. Tali sperimentazioni dovranno essere condotte nel rispetto delle modalità e dei termini previsti dal D.Lgs. 211/2003 Attuazione della direttiva 2001/20/CE relativa all'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzione delle sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico, nonché secondo la normativa internazionale vigente e in accordo con le vigenti linee guida europee, con cellule prodotte secondo il regime GMP (Good Manufacturing Practice) certificato dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). La selezione delle sperimentazioni da finanziare avviene tramite procedura ad evidenza pubblica, coordinata dall’AIFA e dall’Istituto superiore di sanità, che possono avvalersi di un comitato di esperti esterni ai fini della valutazione delle predette sperimentazioni. Di conseguenza il Fondo sanitario nazionale viene incrementato nella misura di 1 milione di euro per l'anno 2017 e di 2 milioni di euro per l'anno 2018.
Poveri perché divorziati
Viene istituito un Fondo di solidarietà a tutela del coniuge in stato di bisogno, con una dotazione di 250.000 euro per il 2017 e di 500.000 euro per il 2017. Il coniuge in stato di bisogno che non abbia ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza del coniuge può richiedere al Tribunale di residenza l’anticipazione di una somma fino all’entità dell’assegno medesimo.
Piano contro la tratta
Vengono messi a bilancio, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, 3 milioni di euro per gli anni 2016-2018 per lo svolgimento delle azioni e degli interventi connessi alla realizzazione del programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale, attuativo del Piano nazionale contro la tratta degli esseri umani.
Scuola
Slitta l’entrata in vigore dello school bonus. Viene aumentato il rifinanziamento disposto a decorrere dal 2016 dello stanziamento previsto per le scuole paritarie, portandolo, pertanto da 225 a 228 milioni di euro.
Garante nazionale dei detenuti
Viene autorizzata la spesa di 200.000 euro annui dal 2016 per le spese di funzionamento del Garante nazionale dei detenuti. Ai membri del collegio del Garante nazionale dei diritti dei detenuti è riconosciuta un’indennità forfettaria annua pari al 40% dell’indennità parlamentare per il presidente e al 30% per i membri del collegio.
Congedo parentale
Il comma 156-bis estende, in via sperimentale per il 2016 e nel limite di 2 milioni di euro, alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici il beneficio la possibilità già prevista per la madre lavoratrice dipendente di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l'infanzia (erogati da soggetti pubblici o da soggetti privati accreditati).
Canone agevolato per associazioni sportive dilettantistiche
Il comma 32-bis estende alle associazioni sportive dilettantistiche la possibilità di avere in concessione, ovvero in locazione a canone agevolato, beni immobili dello Stato. L’estensione riguarda le associazioni sportive dilettantistiche che non hanno fini di lucro (si tratta di una caratteristica già prevista in termini generali), sono affiliate alle federazioni sportive nazionali o agli enti di promozione sportiva (dunque, non anche alle discipline sportive associate) e svolgono at attività sportiva dilettantistica, come definita dai regolamenti degli organismi cui sono affiliate.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.