Non profit

Arriva Vesta, la linea di abbigliamento per non autosufficienti

L'iniziativa è nata a Carpi grazie alla direttrice della cooperativa “Anziani e non solo” e ideatrice dei Caregiver Day regionali, che ha trovato tre partner per realizzare l'idea

di Redazione

Si chiama "Vesta" ed è una linea di abbigliamento un po' particolare: non è infatti destinata alle grandi sfilate né alle boutique esclusive, ma – attraverso canali di vendita inusuali – a chi pur essendo anziano, malato, disabile, ha il diritto, magari anche il desiderio, di vestire in modo dignitoso e gradevole, come tutti gli altri. “Vesta” infatti propone abiti d'ogni tipo – dalla biancheria intima alla felpa, dalla camicetta ai pantaloni – che sembrano “normali” mentre in realtà sono studiati appunto per persone non autosufficienti o a mobilità ridotta anche momentaneamente: per uomo, per donna e unisex, grazie a fogge particolari, e all'uso discreto ma efficacissimo dei ganci, del velcro, di lampo “invisibili” collocate in punti strategici, e altri accorgimenti semplici e pratici per vestire e svestire la persona. C’è il reggiseno che si aggancia davanti, il pullover aperto sui lati, la vestaglia che si chiude dietro e così via.

“Vesta” è nata a Carpi, nel Modenese, su iniziativa di Loredana Ligabue, direttrice della cooperativa “Anziani e non solo” e ideatrice dei Caregiver Day regionali, che ha trovato tre partner convinti e motivati per realizzare la propria idea, tre imprenditori con i quali fondare una società ad hoc: la carpigiana "Tessitura Roberta", "Modance" di Castelfranco Emilia e Anna Muzioli, attiva nel campo delle sanitarie. Insieme hanno dato vita alla “Mo.Ve. srl”, titolare e distributrice del marchio “Vesta”.

E forse non è un caso se “Vesta” è nata nell' Emilia pragmatica e solidale, sempre attenta ai più bisognosi; e in particolare a Carpi, già capitale della maglieria e ancora oggi sede di grandi marchi della moda internazionale: perché il filo che lega tutta l'operazione è proprio aver cucito praticità e gusto, solidarietà e moda.

Dice Anna Muzioli, presidente di Mo.Ve.: «Quella della vestizione è la prima autonomia che si perde invecchiando. L'abbigliamento può avere un ruolo importante nel semplificare la vita all'anziano e a chi lo assiste, ma in generale a chiunque, anche temporaneamente impedito per incidente o intervento chirurgico, ha difficoltà a vestirsi». Dunque non solo persone costrette a letto o colpite da patologie come ictus, Parkinson, Alzheimer, ma anche chi cerca il massimo comfort nel portare e altrettanta facilità nel mettere e togliere, durante una convalescenza o un periodo di riabilitazione. «Abbiamo lavorato su ogni aspetto: modellatura, allacciatura, manutenzione, lavaggio, scegliendo tessuti traspirabili, elastici, indeformabili. Fondamentali l'esperienza e i suggerimenti di sanitari, operatori socio-assistenziali e familiari.»

I capi della linea “Vesta” per ora sono acquistabili via Internet dal “negozio on-line” www.ineavesta.com, o nelle para-farmacie degli iper di Coop Estense, mentre i negozi di articoli sanitari possono ordinarli a Mo.Ve. srl su richiesta della clientela.

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